Bea: il genio di Leonardo a servizio delle Tlc

La società californiana presenta la prima concreta applicazione del suo Progetto Da Vinci. Si tratta di una versione dell’application server WebLogic che supporta nativamente Sip e il Voice over Ip.

Bea alza il sipario sulla nuova suite di software pensati per l’industria delle telecomunicazioni.
L’iniziativa, conosciuta col nome in codice di Progetto Da Vinci, era stata avviata all’inizio del 2004. Il realtà la soluzione dovrebbe chiamarsi commercialmente Telco Application Server, un firmware per la gestione dei servizi complessi legati all’universo Tlc. Si tratta di una delle tante declinazioni dei Customer Service Framework che la società propone e che hanno, a detta del suo management, il potere di liberare servizi che sono già presenti nelle applicazioni utilizzate in azienda, anche se scarsamente integrati e fruibili. La soluzione permetterà, tra l’altro, di gestire via software, in modo rapido, tutti i centralini, integrandoli con soluzioni Erp e Crm. “Questa tipologia di apparati è generalmente di tipo proprietario e, proprio per questo motivo, molto costosa – chiarisce Riccardo Delpari, senior systems engineer di Bea Systems Italia -. Con l’aiuto di Da Vinci, invece, sarà possibile sfruttarli al meglio, integrandoli all’interno dell’infrastruttura It esistente e ampliandone le funzionalità. I primi progetti pilota sono già attivi sulle più grandi società di telecomunicazioni europee”. Tutto questo si traduce, in pratica, in una particolare versione del suo arcinoto server applicativo, WebLogic, che include il supporto di Sip (Session initiation protocol) e del Voice over Ip. Sip è il protocollo creato dall’Ieft (Internet engineering task force) per avviare sessioni interattive che sfruttano video, voce, chat o giochi.

Gestire al meglio i servizi
“Bea sta cercando di posizionarsi come l’application server per eccellenza degli specialisti di telecomunicazioni – chiarisce l’analista di Meta Group Daniel Sholler -, grazie all’inclusione nativa di funzionalità che permettono di gestire al meglio il traffico Ip. Questo consentirà ai fornitori di VoIp di creare e personalizzare con facilità nuove offerte. Anche perché il costo principale della fornitura di Voice over Ip è proprio il software in grado di gestire i servizi”. Lo scorso mese Bea ha comprato Incomit, una società privata che produce software infrastrutturale per l’industria delle telecomunicazioni. Questo contribuirà sicuramente a completare il portafoglio di prodotti indirizzati alle Tlc, che Bea utilizza per competere con il WebSphere di Ibm all’interno di quel mondo. La società californiana, nel mercato dei server logici, compete anche con Sun, Oracle e con lo specialista di soluzioni open source JBoss.

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