Banda larga e smart working per far crescere le UC&C in Italia

Emiliano PapadopoulosNel mercato italiano, dove la richiesta di soluzioni di Unified Communication & Collaboration è ancora molto lenta rispetto all’estero ma in costante crescita, le politiche istituzionali volte a colmare il gap infrastrutturale del Paese e a stimolare la crescita dei servizi digitali possono rappresentare un aiuto concreto per la diffusione di questo tipo di tecnologie.
Ne è convinto Emiliano Papadopoulos, CEO di Allnet.Italia, VAD specializzato nelle telecomunicazioni, attento a evidenziare la portata del Piano Banda Ultralarga e la recente introduzione del concetto di “Lavoro Agile” nell’ultimo Disegno di Legge collegato alla Legge di Stabilità 2016 e volto a tutelare la nuova modalità flessibile di lavoro subordinato, che può essere svolto in parte all’interno e in parte all’esterno dell’azienda.

Per farsi trovare pronto il distributore di Bologna ha da tempo approntato un ampio catalogo di sistemi scalabili e multi-device, per assicurare la massima operatività degli utenti anche in mobilità.

Ingrediente cloud per una Unified Communication as a Service

Da qui la proposta di impianti base per i quali è richiesta la sola installazione di un centralino Ip e di uno specifico software per comunicare, tramite App, con qualsiasi device e collegare l’utente alla propria postazione lavorativa.
Ma non solo.
Allnet.Italia_Perozzi_GuidoCome sottolineato da Guido Perozzi, BDM VoIp & Unified Communication di Allnet.Italia: «Oggi il “must have” sta diventando la centralizzazione del servizio verso il cloud, che rappresenta la piattaforma base su cui implementare applicazioni di UC&C in modo semplice e accessibile per un ampio numero di utenti, con processi di gestione meno gravosi e a costi inferiori».
A dirlo è anche il crescente numero di vendor che si stanno spostando verso soluzioni complete di Unified Communication as a Service in cloud per offrire, ad esempio, servizi di messaggistica VoIp e videoconferenze, implementate e gestite direttamente dai system integrator o dagli installatori.

E mentre innovazioni importanti riguardano anche nuovi centralini Ip autoconfigurabili e interoperabili con diversi dispositivi senza costi di licenza per integrazioni aggiuntive, una fiorente offerta di nuovi modelli di cuffie e auricolari dotati di tecnologia Smart Sensor integrata e adattatori Bluetooth Usb consentono una collaborazione efficace, anche in mobilità, per gestire chiamate tramite pc segnalando, in tempo reale, la disponibilità degli account collegati a MS Lync o Skype.
Un’unica piattaforma professionale, dunque, in grado di supportare servizi di telefonia avanzata, instant messaging, videoconferencing e videosorveglianza, mentre l’evoluzione tecnologica riguarda anche i dispositivi telefonici, caratterizzati da display a colori in HD, integrazione con sistemi di videocitofonia, audio in banda larga e possibilità di visualizzazione video.

Gli ostacoli ancora da superare

Ancora una volta, è l’ulteriore commento di Papadopoulos, tutti i sistemi e le novità in ambito UC&C citate «hanno ovviamente come presupposto, per un corretto funzionamento, l’utilizzo di una banda di rete adeguata. La grande carenza infrastrutturale ancora presente in Italia, non agevola lo sviluppo di sistemi più complessi, mentre la paura per perdita di dati, frodi e intercettazioni rappresenta un punto critico da superare, non solo per il comparto delle tecnologie UC&C».

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