Banca europea per gli investimenti, prestiti globali per le Pmi

Le attività della banca europea per le piccole e medie imprese

I crediti, erogati a tasso agevolato, finanziano i nuovi investimenti produttivi, il rinnovo delle linee produttive e l’adeguamento alle normative in materia di sicurezza e tutela ambientale.

La Banca europea per gli investimenti (Bei), istituita nel 1958 dal Trattato di Roma, è l’istituzione finanziaria dell’Unione europea. La Bei ha lo scopo di contribuire all’integrazione, allo sviluppo equilibrato del mercato comune e alla coesione economica e sociale, facendo appello ai mercati dei capitali e alle proprie risorse.

Questa banca non ha scopo di lucro, ma, con il suo intervento, facilita la realizzazione di investimenti pubblici e/o privati e attrae altri finanziamenti a sostegno dei progetti da essa promossi. Tali progetti possono essere di natura assai diversa, ma devono obbligatoriamente perseguire uno dei seguenti obiettivi:

  • promuovere la coesione economica e sociale nell’Europa allargata;
  • sostenere l’innovazione a titolo dell’Iniziativa Innovazione 2010 (ricerca, sviluppo e innovazione, formazione del capitale umano e reti tecnologiche dell’informazione e della comunicazione), allo scopo di facilitare l’attuazione della Strategia di Lisbona;
  • sviluppare le reti transeuropee (Rte);
  • tutelare l’ambiente naturale e urbano;
  • sostenere le politiche di cooperazione e di aiuto allo sviluppo dell’Ue a favore dei paesi partner, soprattutto nelle regioni del Mediterraneo, dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico;
  • sostenere le piccole e medie imprese, così come le imprese di dimensione intermedia;
  • sostenere progetti a favore del capitale umano, in particolare nel settore sanitario.

La struttura e le attività

La Banca europea per gli investimenti è composta dagli Stati membri che ne sottoscrivono il capitale.

Dal 1° gennaio 2007, con l’adesione della Romania e della Bulgaria all’Unione europea, esso ha raggiunto i 164,8 miliardi di euro.

La Bei è l’azionista maggioritario e l’operatore del Fondo europeo per gli investimenti (Fei). Istituito nel 1994 e destinato a sostenere lo sviluppo delle piccole e medie imprese a forte crescita e/o attive nel settore delle nuove tecnologie.

Nel 2000 è stato creato il Gruppo Bei, costituito dalla Bei e dal Fei.

All’interno del gruppo, la Bei concede prestiti bancari a medio e lungo termine, mentre il Fei è specializzato nelle operazioni in capitale di rischio e nella concessione di garanzie a favore delle Pmi.

La Bei contribuisce in modo determinante a rafforzare la competitività dell’industria europea attraverso il sostegno alle attività delle piccole e medie imprese, che rappresentano circa il 99% dell’imprenditoria privata in Europa e partecipano in maniera consistente alla creazione di occupazione.

Purtroppo, le Pmi non sempre riescono ad avere accesso a finanziamenti adeguati ai loro bisogni e naturalmente questa situazione frena il loro sviluppo. Il Gruppo Bei è in grado di fornire finanziamenti di tipo tradizionale a medio e lungo termine per le Pmi, attraverso i cosiddetti “prestiti globali”. Nel 2006, i prestiti complessivi nell’Ue hanno raggiunto 11,3 miliardi di euro, di cui la metà destinata alle Pmi.

I prestiti globali sono delle linee di credito ideate alla fine degli anni ‘60 per finanziare progetti di piccola e media dimensione nei settori dell’industria e dei servizi.

Questi finanziamenti sono accordati a intermediari – banche o altre istituzioni finanziarie – che a loro volta le utilizzano per finanziare progetti d’investimento di dimensione limitata, promossi da Pmi.

Beneficiari

Per accedere ai prestiti globali della Bei un’azienda deve rientrare nella definizione di Pmi.

Secondo il decreto del Ministero delle Attività Produttive 18 aprile 2005, i parametri per individuare le piccole e medie imprese si basano sul numero degli occupati, sul fatturato annuo e sull’attivo di bilancio annuo, così come illustrato nella tavola in basso.

Per occupati si intendono i dipendenti a tempo determinato o indeterminato, iscritti nel libro matricola dell’impresa e legati all’impresa da forma contrattuali che prevedono il vincolo di dipendenza, fatta eccezione di quelli posti in Cassa integrazione straordinaria. Il calcolo del requisito dimensionale deve essere effettuato con il criterio delle Unità-lavorative-anno (Ula).

I dipendenti che lavorano a tempo parziale, i lavoratori stagionali e coloro che non hanno lavorato tutto l’anno devono essere contabilizzati in frazioni di unità. È opportuno notare che, mentre è obbligatorio rispettare le soglie relative agli occupati, una Pmi può scegliere di rispettare il criterio del fatturato o il criterio del totale di bilancio.

L’impresa non deve soddisfare entrambi i criteri e può superare una delle soglie senza perdere la sua qualificazione.

Imprese associate. Se un’impresa è associata deve aggiungere ai propri dati una proporzione del calcolo degli occupati e degli elementi finanziari dell’altra impresa al fine di determinare l’ammissibilità alla condizione di Pmi.

Un’impresa è associata se:

  • detiene una partecipazione uguale o superiore al 25 % del capitale o dei diritti di voto di un’altra impresa e/o un’altra impresa ne detiene una partecipazione uguale o superiore al 25 %;
  • non è collegata ad un’altra impresa.

Settori. Le Pmi per essere ammesse ai finanziamenti della Bei devono appartenere ad uno dei settori elencati nella tavola a pagina succesiva.

Progetti ammissibili

I crediti concessi alle Pmi sui prestiti globali della Bei devono generare valore aggiunto, sostenendo progetti che portano alla realizzazione di nuovi prodotti o servizi. La Bei finanza i nuovi investimenti produttivi, la sostituzione o il rinnovo delle linee produttive e delle attrezzature e l’adeguamento alle normative in materia di sicurezza e tutela ambientale.

Sono ammissibili anche i costi sostenuti per le attività di ricerca industriale e sviluppo realizzate dall’azienda.

Il valore degli investimenti che beneficiano dei prestiti globali è generalmente compreso tra 50.000 e 25 milioni di euro. L’importo del finanziamento concesso non può comunque superare il 50% del costo del progetto è, quindi, di entità variabile tra 25.000 e 12,5 milioni di euro.

Condizioni

Con i prestiti globali, la Bei coniuga condizioni ottimali della raccolta (grazie al suo rating AAA), con la conoscenza diretta che gli intermediari hanno delle potenzialità del mercato locale.

Rispetto ad altre possibili fonti di finanziamento, i prestiti Bei si caratterizzano per un certo grado di adattabilità, grazie principalmente al fatto di essere disponibili per lunghi periodi, nonché per la flessibilità delle tranche erogate, sotto il profilo degli importi e della varietà delle monete di erogazione.

I progetti approvati possono usufruire di un finanziamento di una durata massima di 12 anni per il settore industria e di 15 anni per il settore turismo e infrastrutture.

Al fine di diversificare la cerchia dei suoi intermediari, la Bei cerca di trasmettere le condizioni di credito vantaggiose che essa accorda ai beneficiari finali. Il fatto che la Bei collabori con un gran numero di istituti bancari incoraggia la concorrenza e obbliga le banche ad offrire le migliori condizioni possibili al beneficiario finale.

La commissione che l’intermediario applica al beneficiario finale è in linea con le condizioni di credito praticate dalla Bei, alle quali l’intermediario aggiunge un proprio margine a copertura dei rischi e degli oneri amministrativi legati alle operazioni di finanziamento.

I tassi applicabili a questi progetti sono:

  • il tasso variabile pool Euribor (quotato trimestralmente),
  • il tasso variabile con spread fisso sull’Euribor,
  • il tasso fisso, sulla base delle quotazioni fornite quotidianamente dalla banca.

I tassi fissi ottenibili mediante provvista Bei sono mediamente più bassi di 0,25-0,30% rispetto ai tassi fissi ottenibili direttamente dall’istituto intermediario.

Inoltre il finanziamento Bei:

  • è compatibile con le leggi di incentivazione sugli investimenti nazionali ed europee;
  • consente di risparmiare l’imposta sostitutiva dello 0,25% che grava sui finanziamenti oltre i 18 mesi.

Procedura

Le domande di finanziamento a valere sui prestiti globali, assieme a tutta la documentazione necessaria per la valutazione del merito di credito della Pmi, devono essere indirizzate direttamente all’istituzione finanziaria/banca intermediaria prescelta. Quest’ultima effettua l’analisi del merito di credito e verifica che l’investimento proposto rientri tra quelli ammissibili dalla Bei. La documentazione amministrativa richiesta può variare in base all’intermediario finanziario prescelto.

I partner bancari della Bei devono valutare i progetti in modo conforme ai principi contrattuali, definiti in accordo con la Bei e si occupano della gestione del finanziamento che da essa ricevono.

La decisione di concedere o meno il credito spetta all’intermediario finanziario prescelto, che effettua la valutazione, la tariffazione e l’assunzione del rischio di credito legato alla Pmi che finanzia.

Per ampliare il raggio geografico d’intervento e i criteri di ammissibilità dei prestiti globali, e nell’intento di semplificare le procedure di gestione di questa forma di credito da parte dei suoi partner bancari, la Bei ha attivato nel 1997 una nuova modalità operativa: la tecnica dell’autorizzazione globale.

La decisione di finanziamento non si basa più sulla valutazione del singolo progetto, bensì su quella del portafoglio crediti dell’istituto interessato. Questo metodo è stato applicato finora per progetti d’infrastruttura di piccole dimensioni e per investimenti realizzati da Pmi.

La lista delle banche partner della Bei è regolarmente aggiornata e può essere consultata alla pagina del sito della Bei:

www.eib.org/about/news/theintermediary- banks-and-financing- institutions-for-creditlines.htm.

 

BENEFICIARI

Micro, piccole e medie imprese

ATTIVITÀ AGEVOLABILI

Programmi di investimento: investimenti produttivi, sostituzione o rinnovo delle linee produttive, adeguamento alle normative in materia di sicurezza e tutela ambientale, costi di ricerca e sviluppo

SPESE AMMISSIBILI

Tutti i costi strettamente legati allo specifico progetto proposto

AGEVOLAZIONE

I tassi applicabili a questi progetti saranno: il tasso variabile pool Euribor, il tasso variabile con spread fisso sull’Euribor ovvero il tasso fisso. I finanziamenti consentono di risparmiare l’imposta sostitutiva dello 0,25% che grava sui finanziamenti oltre i 18 mesi

PROCEDURA I progetti devono essere presentati direttamente a uno degli istituti intermediari partner

 

DIFFICOLTÀ

Per la presentazione delle proposte è necessaria la preparazione di un piano di progetto analitico

TEMPI

I tempi variano in base all’istituto intermediario prescelto per la presentazione della domanda

COSTI

Alla firma del contratto di intermediazione è richiesto il pagamento di spese legali che possono variare in base alla complessità dell’istruttoria del progetto

MODULISTICA

Reperibile contattando la sede della Bei a Roma

PER INFORMAZIONI

Banca europea per gli investimeni Via Sardegna 38, 00187 Roma Tel. 06 4719 – Fax 06 42873438 www.bei.org http://europa.eu/institutions/fina ncial/eib/index_it.htm

 

 

 

(per maggiori approfondimenti vedi Finanziamenti&Credito, Novecento media)

 

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