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Backup, la regola del tre-due-uno e l’utilizzo del cloud

Domani è il World Backup Day, e in tema OVHcloud suggerisce un’insieme di buone pratiche, che partono dalla nota regola “3-2-1”, creata dal fotografo digitale Peter Krough.

La regola che prevede di tenere costantemente aggiornate tre copie di dati importanti (una primaria e due di backup), due diversi tipi di siti (in cloud o su un server dedicato separato), una copia offsite o offline.

Se ne trae che suggerimento è di impostare copie costanti ed eseguire test di ripristino a cadenza regolare, in modo da prevenire eventuali perdite di dati.

Secondo Dionigi Faccenda, sales manager di OVHcloud, se questo modus operandi può apparire oneroso, avere copie multiple in luoghi diversi è il modo migliore per assicurarsi di essere in possesso d un duplicato dei propri dati per qualsiasi evenienza.

Dionigi Faccenda, sales manager di OVHcloud

In questo senso ricorrere al cloud permette di mettersi al sicuro da possibili danneggiamenti e compromissioni di supporti esterni.

OVHcloud fornisce alle imprese una serie di semplici pratiche e opzioni per il backup dei dati.

L’operazione deve essere sempre eseguita su uno spazio indipendente dalla memorizzazione d’origine dei dati, quindi su un disco differente rispetto all’originale.

I dati saranno così protetti da tutti gli incidenti che potrebbero causare la loro perdita o corruzione.

Backup differenziale: in caso si disponga di molto spazio per lo storage si può effettuare un’operazione differenziale, che salva le informazioni che sono state create o modificate dopo l’ultimo backup completo.

Ogni backup differenziale, pertanto, salva le modifiche integrate al backup precedente e aggiunge quelle nuove. Questa operazione consuma più spazio di storage rispetto a un’operazione incrementale, ma richiede meno tempo di elaborazione in caso di un ripristino totale dei file archiviati.

Backup incrementale: è molto utile per il risparmio dello spazio di archiviazione, si realizza il giorno successivo a un backup di dati completo.

Per ogni salvataggio le informazioni che sono state modificate, così come quelle nuove, vengono aggiornate rispetto al giorno precedente al backup completo.

Pertanto, l’operazione richiederà un tempo di ripristino più lungo rispetto a quella differenziale, poiché ogni backup che è stato incrementato deve essere copiato sul disco.

La perdita di dati, osserva Faccenda, implica sempre costi rilevanti da sostenere per il ripristino, il risarcimento dei danni oppure la violazione di clausole contrattuali. Il ricorso al cloud è una soluzione economicamente sostenibile e che consente alle aziende di ogni dimensione di concentrare risorse e skill sul proprio core business.

Le imprese italiane per Faccenda sono sempre più consapevoli che, anche quando si parla di backup, il cloud rappresenta una risorsa fondamentale.

La scalabilità del cloud offre soluzioni rapide per trasferire e salvare i propri contenuti, rendendoli facilmente consultabili e modificabili in qualunque momento e da ogni parte del mondo, senza limitazioni di compatibilità con software o sistemi operativi.

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