Backup, quale soluzione scegliere?

Nastri, disco e cloud sono le possibili tecnologie per la copia e il recovery dei dati. I pro e i contro da conoscere.

Lavoro in una media azienda come responsabile IT. La sicurezza de nostri dati sta diventando un argomento di estrema importanza agli occhi dell’amministratore delegato, considerando anche che non abbiamo mai definito una reale “policy” di backup per vari motivi. Vorrei capire meglio qual è lo scenario attuale in vista di futuri investimenti.

Semplificando attualmente ci sono tre diverse soluzioni di backup dei dati:

  • Nastro: i tanto vituperati nastri rimangono tuttora un’ottima soluzione di backup
  • Disco il costo dei dischi è in continua e rapida discesa e il loro utilizzo è ormai prassi quotidiana
  • Cloud: il cloud backup è ancora in fase pionieristica, ma raccoglie sempre più consensi

Di seguito forniamo alcuni elementi di riflessione, visto che non esiste una soluzione che va bene per tutti.

Nastro
Il backup su nastro è forse quello più usato all’interno delle piccole organizzazioni, che magari hanno dato in outsourcing questa attività. Con il giusto hardware e policy chiare e ben definite, il nastro è un ottima soluzione: affidabile, a basso costo facile da implementare. Inoltre ha un altro vantaggio spesso trascurato, ovvero la portabilità. A meno che si usino dischi portatili, questo è un punto di forza rispetto al backup dei dischi.

Disco
Il backup dei dischi è una soluzione che spesso viene usata in concomitanza con il tape backup con l’obiettivo di fornire alle organizzazioni differenti opzioni di recovery. Difatti i dischi sono decisamente più veloci dei nastri e sono molto utili per il recovery . Inoltre, poiché risulta piuttosto semplice aumentare la capacità, diverse aziende scelgono di memorizzare le informazioni “di breve periodo” sui dischi e poi trasportarle sui nastri dopo un certo lasso di tempo.

Per gli utenti, il vantaggio dei disk backup si evidenzia soprattutto nelle operazioni di recovery, decisamente più veloci che nel caso dei nastri. Inoltre, come abbiamo già avuto modo di sottolineare, il calo dei prezzi è un driver importante nella diffusione di queste soluzioni.

Cloud
Il cloud backup sta crescendo in popolarità per varie ragioni fra le quali:

  • Facilità di implementazione: le soluzioni cloud non richiedono investimenti ingenti in termini di infrastruttura e spesso si limitano all’installazione di un leggero tool software.
  • Costi definiti: gli utenti si possono focalizzare sugli operation cost. Non ci sono costi affondati da ammortizzare
  • Manutenzione semplice: la continuità del servizio e la manutenzione dei server è in capo al provider.

Ci sono tuttavia dei punti da sottolineare. Se i costi infatti sono “definiti”, non è detto che siano “chiari”. Costi che possono apparire semplici all’inizio, si possono rivelare ben più complessi nelle attività quotidiane, soprattutto se non ci si intende bene sui termini in discussione. Un surplus di analisi è quindi consigliato.

Inoltre, visto che i dati escono dai perimetri dell’azienda, ci sono delle questioni di sicurezza che vanno valutate.

Infine, considerate con la dovuta attenzione il tipo di connettività. Molte piccole aziende con ADSL “base” possono avere problemi in fase di upload dei dati.

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