Babelgum debutta nel mobile

Grazie a un accordo con Vodafone nasce la no-pay tv sul cellulare. Che vive di pubblicità e retribuisce i contenuti professionali degli utenti

Babelgum, la tv lanciata da Silvio Scaglia, si allarga al mobile. Grazie a un accordo con Vodafone Italia (l’esclusiva vale anche per Uk) oggi parte la prima no-pay tv sul cellulare che in realtà aspira a essere una social network tv. Disponibile sull’iPhone 3G (con attivo il servizio Vodafone pack per iPhone), Nokia N95 (il modello N 96 arriva la prossima settimana) e Nokia 6210, mentre a gennaio sarà pronta la versione per Android, la tv propone contenuti che si prestino alla viralità con l’obiettivo di diventare una piattaforma non tanto per gli user generated content alla Youtube, ma per contenuti semi professionali o professionali.


Scaglia ha scelto con decisione una strada differente rispetto al colosso di Google che vanta cento milioni di utenti. Scontrarsi con Youtube non avrebbe senso e allora la via è puntare sulla viralità dei contenuti dando spazio a proposte con un buon livello qualitativo.


Per creare la comunità e raccogliere consenso presso filmaker e appassionati Babelgum ha scelto la strada dei concorsi (con Spike Lee a presiedere la giuria) che hanno fruttato a uno dei vincitori anche un finanziamento da quattro milioni di dollari da una delle major Usa per fare un film. A gennaio ne sarà lanciato un altro con in palio una somma importante a qualche zero (nel precedente si è arrivati a ventimila euro) sul quale la società preferisce mantenere il riserbo che sarà assegnata in base alle scelte degli utenti.


Un centinaio di ore di contenuti con video sulla natura e il mondo marino, tanta musica con esclusive tipo il video di Irene Grandi, un po’ di Bbc, pillole di Colorado Café e altri contenuti ( a marzo parte un’iniziativa con il Wwf) che sul mobile al 50% sono studiati per il mercato italiano, rappresentano il menu della mobile tv di Babelgum completamente gratuita per gli utenti che potranno condividere i filmati con gli amici, votarli, inviarli via posta elettronica o postarli su Facebook.


Per utilizzare la piattaforma è necessario scaricarla dal sito Vodafone Live. Nel caso dell’iPhone bisogna andare su Vodafone my live, ma la soluzione si trova anche sull’Apple store. Gli utenti Tim, invece, possono utilizzare il servizio tramite il wi-fi.


Il modello di business, chiarisce l’amministratore delegato Valerio Zingarelli è semplice: gli unici ricavi arrivano dalla pubblicità e il contratto con Vodafone prevede una formula di revenue sharing con il 30% del fatturato che va al carrier e il resto alla società di Scaglia.


La divisione della posta, con percentuali variabili, è prevista anche per chi invia il proprio contenuto che sia l’artista sconosciuto (se supera l’esame qualitativo di Babelgum) o una major.


Partita nel 2005 la start up, interamente finanziata dall’ex numero uno di Omnitel e di Fastweb che è l’unico proprietario, fino a oggi ha basato la propria proposta sul sito www.babelgum.com che ha trecentomila visitatori unici al mese e conta però di averne dieci milioni tra un paio d’anni quando è fissato il momento del raggiungimento del breakeven. Fino a oggi Scaglia ha finanziato con 45 milioni l’attività della società rifiutando le frequenti proposte di venture capital e società come Intel. “Non voglio essere confuso con una bolla, prima deve esserci il prodotto” è l’idea di Scaglia che aspetta di portare a compimento il progetto prima di cedere qualche quota. D’altronde è famoso proprio per la sua abilità nel lanciare le start up.

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