B2eyes, il b2b che guarda lontano

Un portale con servizi per i consumatori, ma anche per gli ottici con e-learning ed e-business

Poco più che quarantenne, laurea in lettere moderne, in fatto di portali Susi Marotti ha la vista lunga. Battuta facile, visto che è direttore di b2eyes, il “portale della vista”, nato nel settembre 2007 per dispensare servizi di vario tipo al mondo dell’ottica. Il fatto è che nel corso della sue precedenti esperienze professionali nel campo della comunicazione (agenzie di pubblicità e di relazioni pubbliche) Susi ha maturato una vera e propria passione per i portali.

Esperienza che ha portato in b2eyes, che fa parte di B2vision, un network di servizi avanzati nel settore dell’ottica, nato da una joint-venture di Fabiano Editore, casa editrice focalizzata nella fornitura di servizi e prodotti a carattere medico-scientifico, e Whydotcom, azienda specializzata nella fornitura di servizi e prodotti per le reti d’impresa. Obiettivo: fornire servizi a valore aggiunto a tutti i soggetti della filiera, dai produttori agli ottici (secondo Gfk, in Italia ce ne sono circa diecimila), a consumatori finali, l’utilizzo di strumenti tradizionali (come le riviste Glasses&fashion e B2eyes Magazine) e tecnologie avanzate.

L’area business si articola in vari strumenti di informazione e formazione, la testata già citata B2Eyes Magazine, il portale b2eyes.com, la piattaforma multicanale b2eyes, indirizzati ai professionisti dell’ottica, dai produttori agli specialisti, passando per la distribuzione organizzata e i gruppi di acquisto. L’offerta contempla tre grandi filoni: la formazione a distanza, la consulenza, l’e-business.

“I corsi, dispensati in modalità e-learning, sono riconosciuti da Ecm, Educazione Continua Medicina, programma nazionale per la formazione promosso dal ministero della Salute, che assegna crediti formativi agli operatori della sanità”. I contenuti? Corsi di tipo generale (lingue, gestione del negozio, ..), e tecnico-specialistici, come, per esempio, il problema del drop out delle lenti a contatto.
La consulenza a distanza è un’area dedicata e protetta in cui, previo appuntamento, è possibile interagire online con un esperto. Di cosa si tratta? “Attraverso la piattaforma – spiega Susi Marotti – l’utente prenota un appuntamento con il consulente. Alla data prefissata, i due si incontrano, si parlano e si vedono su internet grazie a web cam piazzate sui rispettivi pc. Un intervento da remoto, ma, come si dice, in presenza”.

Poi c’è l’e-business. “Un’area nevralgica”, secondo Marotti. “Abbiamo costruito un negozio virtuale, nel quale le società espongono prodotti, accessori e listini, gli ottici possono guardare immagini ad alta risoluzione, confrontare prezzi, leggere documenti a supporto, alla fine ordinare e scegliere di pagare online o offline”. L’erogazione dei servizi è associata all’apertura di un conto con il Monte dei Paschi, partner di b2eyes, attraverso il quale l’ottico può pagare i propri acquisti utilizzando una linea di credito dedicata e accessibile solo tramite il portale b2eyes. Il progetto prevede anche una web-tv con eventi live e video on-demand, e TVieWs, il primo telegiornale esclusivamente dedicato al mondo dell’ottica.

B2Vision è una startup attiva da settembre 2007, nella fase di avvio ha raccolto all’interno di un database le registrazioni gratuite via call center di 1200 soggetti legati a vario titolo al mondo dell’ottica. Di questi, settecento sono ottici; uno zoccolo duro da cui partire “per trasformare i registrati in abbonati”, attraverso una serie di azioni di marketing, anche via email e a livello territoriale in collaborazione con le sezioni locali di Assopt, l’associazione degli ottici; il tutto per capire se si sta percorrendo la strada giusta, e, nel caso, aggiustare il tiro. Il canone di abbonamento è di 1.200 euro, offerto alla metà del costo per i prossimi mesi. L’abbonamento comprende una lunga lista di servizi: tutti i contenuti informativi, un’ora di consulenza gratuita, un pacchetto consistente di crediti formativi, un corso sull’uso della piattaforma, l’uso gratuito di due campagne di marketing “caricate” sul sito, e altro ancora.

I servizi più graditi? “Dal punto di vista dei contenuti generici, le news e la tv – risponde Marotti – Per i contenuti specialistici, senza dubbio la formazione a distanza, mentre per l’e-business c’è un atteggiamento sospeso, che non si discosta da quello che la maggior parte degli italiani ha nei confronti del commercio elettronico”. Marotti sottolinea come alcune istanze dell’utenza siano fatte proprie dal sito. Un esempio? La richiesta di poter scaricare materiale documentale relativo ai corsi di tipo tecnico. Per quel che riguarda la consulenza, invece, si sta studiando la possibilità di avviare una collaborazione con Federottica. La proposta di b2eyes cala su una realtà, quella degli ottici, informatizzata a metà: secondo Gfk, infatti, il 50,5% usa programmi gestionali per attività di vendita e magazzino.

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