Avanquest sceglie l’indiretta

Due distributori e una strategia multicanale per vendere software di mobilità e comunicazione, produttività e utility

Dopo l’espansione in Asia del 2004, Avanquest torna a concentrarsi sul mercato europeo. La società francese specializzata in sviluppo software e publishing per operatori terzi, già presente in America e in Inghilterra, Germania e Spagna con propri uffici, ha deciso di approdare anche nel nostro Paese con una propria filiale. La mossa rientra nella strategia del gruppo, un business presente su scala mondiale con team locali di sviluppatori e attività di publisher, e che già a Giugno di quest’anno ha unificato sotto unico marchio Avanquest Software i suoi brand Bvrp, per il settore communication e mobility, V-com, il marchio per le utilities, e Mysoftware, cui fanno riferimento le soluzioni di produttività.

Con un giro d’affari di 20 milioni di copie di software vendute all’anno, per l’83% fuori Francia, e un fatturato che nel 2004 è stato di 57 milioni di euro, in crescita costante negli ultimi sette semestri, l’Italia è un mercato importante che rappresenta l’8% nelle vendite di software in Europa, dove le vendite di pc sono aumentate nel 2004 del 16,5%: “E’ arrivato il momento di essere presenti sul territorio -dice Bruno Vanryb, fondatore e Ceo della società- . E può sembrare strano, ma prima noi cerchiamo il manager, qualcuno che conosca bene il mercato locale, e poi ci decidiamo ad aprire. E ciò è importante soprattutto in un mercato decentrato e regionalizzato come è quello italiano.” Si respira aria di grande fiducia tra il manager e Paolo Caletti, l’uomo scelto per guidare la filiale italiana, un’esperienza di 25 anni nel settore It alle spalle, che continua: “Malgrado il mercato italiano sia difficile e discontinuo, siamo convinti che ci sia l’infrastruttura per crescere. Queste condizioni offrono un’opportunità unica, perché si possono ridefinire le regole del gioco, per porre basi più solide e durare di più.”

L’offerta di Avanquest parte subito con una dozzina di prodotti che coprono tutta la gamma delle applicazioni software, ma è destinata a raddoppiarsi già nelle prossime settimane, e adotterà una strategia multicanale, al 100% indiretta, continuando ad appoggiarsi ai due distributori italiani con cui già lavorava da qualche anno, Questar, che si interfaccia con i Var, e Koch, che si occupa della grande distribuzione.
Oggi, a livello mondiale, il canale retail occupa il 38% sul totale delle vendite, l’Oem vale il 30%, il corporate il 25% e il Web sale il 7%. Ma l’intenzione è di giungere a un business equamente distribuito su tutti i canali, per tutti i paesi. E a tal proposito, il sito italiano sarà pronto e operativo a partire dai prossimi mesi.

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