Autodesk si innamora del Plm

Strumenti Cad che si sommano a software di data management. Il vendor sposa le esigenze progettuali dell’azienda estesa.

Un rinnovamento che parte dal brand per arrivare alla gamma di prodotti, passando per l’ingresso ufficiale nell’arena del Plm. Un rinnovamento che, per Gianni Graziani, novello direttore generale di Autodesk “vuole rappresentare un segno di continuità”.


Per il vendor, il 2005 si prospetta ricco di “colore”, sospinto da risultati finanziari che definire incoraggianti è poco. Superato l’ambito traguardo del “billion dollar” (per l’esattezza, 1,234 miliardi, equivalenti a un +30%), nel quarto trimestre dello scorso anno fiscale (chiusosi il 31 gennaio), il fatturato netto ha avuto un’impennata del 21% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. Un risultato che si lega a una forte crescita nelle vendite di licenze e alla penetrazione del Cad 3D nel mercato.


In Italia, in particolare, il fatturato netto ha avuto un aumento del 21% che, scomposto per mercati ha visto un +28% in quello architettonico, il 34% in quello infrastrutturale e un sorprendente 51% nel manufacturing, dato molto incoraggiante se si considera che il settore è uno di quelli che ha maggiormente risentito della competizione internazionale.


“All’attenzione per lo sviluppo tecnologico – sottolinea Graziani – aggiungiamo altri punti di forza. Non ci limitiamo, infatti, a proporre software di progettazione, bensì prendiamo in considerazione la richiesta di soluzioni dei nostri clienti nelle varie aree di riferimento”. Anche la comunità dei partner riveste per Autodesk un ruolo primario. I 1.700 rivenditori rispecchiano la strategia del vendor e gli permettono di essere al fianco degli utenti. Un canale che è in grado di adattare il software alle singole necessità, arricchendolo di funzionalità specifiche per industry.


Ma i numeri che Autodesk porta in dote non si fermano qui: 200 user group (tra cui l’Inventor User Meeting che si svolge in Italia e raggruppa 700 persone), 2.500 sviluppatori, 6mila utenti e uffici in 146 Paesi (con una forte spinta dall’Estremo Oriente).


In questo tourbillon di cifre, è comunque il dato di progetto in quanto tale a salire alla ribalta. La volontà dichiarata da Autodesk, per bocca di Graziani, è, infatti, quella di farlo diventare “il vero motore delle aziende”. Creare, gestire e condividere i dati lungo l’intero ciclo di vita dei prodotti sembra costituire il leit motiv per il vendor, che presenterà a breve la famiglia Autodesk 2006, con oltre 25 nuove versioni di prodotti, declinate nei diversi mercati.


Al valore degli strumenti per la progettazione e il disegno (con l’evoluzione anche del 2D accanto alla modellazione tridimensionale, “perché non si può prescindere dalla messa in tavola”, indica Graziani), per la visualizzazione e l’animazione si somma quello della collaborazione. Importante è anche l’evoluzione del functional design, ma la scena tutta per l’apertura verso il lato gestionale.


Nel mercato manifatturiero è, infatti, il Plm la vera novità. Buon’ultima a introdurre il product lifecycle management, Autodesk si dimostra aggressiva e pronta a supportare le industrie meccaniche per vincere le sfide che il mercato sta imponendo. “Per mantenersi competitive, le imprese si vedono costrette a mantenere alta la qualità pur tagliando i costi – spiega il manager -. Devono ridurre il ciclo di ingegnerizzazione, operare personalizzazioni e comprimere i tempi di inserimento del prodotto sul mercato. Diventa necessario sviluppare modelli di business differenti, che tengano conto anche di attori quali i terzisti e i distributori. E’ qui che entra in gioco il Plm, un ombrello ampio ma non un abito che si adatta in egual misura a tutte le taglie”. Emerge, quindi, prepotente il concetto di data management per assicurare consistenza e integrità dei dati e sincronizzare i processi.


Tutto ha inizio con la progettazione, che deve mantenere la sua centralità ma, anche per Autodesk, l’ottica si sposta verso l’azienda estesa. E’ pensando a questo che il vendor lancerà a breve Productstream (atteso in Italia in primavera inoltrata), strumento che punta all’aggancio con gli Erp (non solo quelli di Microsoft e di Sap, società con cui sono in essere accordi o collaborazioni) ed è sempre a tale motivo che va ascritta la recente acquisizione di Compass (società tedesca che dispone di una soluzione Pdm oriented) e lo sviluppo di streamline, orientato alla collaborazione con i terzisti.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome