Autodesk cambia look per la rete

Negli ultimi anni ci siamo abituati ad aspettare la progressiva esplosione di Internet e delle applicazioni ad essa collegate. Aspettative che vengono via via confermate dalle stime delle società di ricerca, dalle quali risultano numeri di grand …

Negli ultimi anni ci siamo abituati ad aspettare la progressiva
esplosione di Internet e delle applicazioni ad essa collegate.
Aspettative che vengono via via confermate dalle stime delle società
di ricerca, dalle quali risultano numeri di grande effetto: per
quanto riguarda ad esempio il commercio B2B in rete, negli Stati
Uniti si prevede un aumento del fatturato dai 110 miliardi di dollari
del 1998 a 1300 miliardi entro il 2003 (Forrester Research). La
International Data Corporation invece prevede che in Germania, da
sempre indice dell’inclinazione europea verso le nuove tecnologie, il
commercio elettronico crescerà di oltre il 600 per cento, passando
dai 1700 miliardi del 1998 a circa 63 mila miliardi. L’esplosione del
commercio elettronico in tutte le varie fasce di utenza non
risparmierà quindi alcuna dimensione geografica del pianeta, e un
numero sempre crescente di aziende (fra quelle che si sono già
attivate realizzando le enormi potenzialità delle nuove vie di
comunicazione, e quelle che "corrono al riparo" adeguandosi ad una
inesorabile evoluzione dei modi di fare business), organizza le
proprie strategie in base alle nuove leggi di marketing create dalla
rete.
E così non sorprende affatto che anche un colosso della progettazione
architettonica come Autodesk, con circa 4 milioni di clienti, debba
fare i conti con le nuove tecnologie di comunicazione, organizzando
la propria struttura e le proprie strategie con una maggiore
attenzione a Internet, e prevedendo per lo storico Autocad e compagni
nuove release comprendenti una serie di strumenti necessari (o
solamente utili) per la navigazione, l’acquisizione e la trasmissione
dei dati in rete. L’azienda americana mira infatti a creare nuove
opportunità di fatturato, e implementa nuove applicazioni business to
business in particolare per i mercati delle costruzioni,
manifatturiero e delle comunicazioni/utilities, che permetteranno
agli utenti di comunicare informazioni di progettazione alla catena
estesa del valore o di creare opportunità di e-commerce.
E’ questo lo scopo principale di Redspark.com, il portale creato da
Autodesk e dedicato all’e-commerce B2B che, dalla sede di San
Francisco, opererà in un primo momento nell’ambito del mercato
manifatturiero nordamericano per poi espandersi ad altri mercati.
Secondo la strutturazione effettuata dalla società californiana,
Redspark condivide alcune infrastrutture e partnership con
Buzzsaw.com, che mira invece a diventare un punto di riferimento, in
rete, nella creazione di altri portali specializzati per le aziende
clienti: fra i vari servizi la comunità virtuale Autodesk offrirà
pianificazioni di progetti, novità e informazioni del settore,
strumenti per la collaborazione online e la possibilità di comprare e
vendere strumenti professionali (anche con il supporto diretto dei
rivenditori Autodesk).
Ma la novità principale di Autodesk è forse l’evoluzione del proprio
prodotto di bandiera, Autocad, che pproda alla versione 2000i. La
nuova piattaforma si sviluppa lungo tre linee fondamentali: il design
che si richiama ad Internet per accelerare la catena di informazioni
(con strumenti come MeetNow, eTransmit, Live Updates, Hiperlink
Dialog, Publish to Web e l’implementazione della tecnologia i-Drop),
la semplicità e le prestazioni, per massimizzare l’interattività di
design, e la facilità di sviluppo e integrazione.
I servizi di collaborazione in tempo reale si rendono così
disponibili con la nuova piattaforma, offrendo la possibilità, in
ultima analisi, di annullare tempi e costi dei passaggi intermedi
(spedizioni, corrieri e via dicendo), grazie alla possibilità di
inviare i risultati anche a periferiche wireless.
Autocad sarà disponibile da subito in lingua inglese internazionale,
e in breve tempo nella maggior parte delle altre versioni. Una nota
dolente può essere rappresentata dal fatto che il programma, data la
sua espansione, non può rappresentare un’implementazione del software
precedente (da cui naturalmente differisce, al di là del design
mirato ad Internet, ben poco), e va acquistato di "sana pianta" ad un
prezzo che non dovrebbe differire di molto dai precedenti.
Probabilmente questo non farà contenti molti professionisti che
avevano già acquistato una recente versione di Autocad. E questo per
non parlare della lentezza con cui per adesso, almeno in Italia e in
Europa, dei programmi di una certa "pesantezza" possono essere
trasmessi via Internet.

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