Attese quasi finite per gli utenti Lotus

L’appuntamento annuale con LotuSphere è tradizionalmente fissato in gennaio, ma quest’anno sarà probabilmente marzo il mese più caldo per la filiale di Ibm. Per quella data, infatti, sono attesi i rilasci di alcuni prodotti-chiave, …

L’appuntamento annuale con LotuSphere è tradizionalmente fissato in
gennaio, ma quest’anno sarà probabilmente marzo il mese più caldo per
la filiale di Ibm. Per quella data, infatti, sono attesi i rilasci di
alcuni prodotti-chiave, sviluppati in un lungo lasso di tempo,
annunciati con largo anticipo e poi più volte rimandati, con qualche
disappunto degli utenti interessati. In cima alla lista, c’è
senz’altro Discovery Server, nome ufficiale di Raven, ovvero del
sistema di knowledge management sul quale Lotus ha costruito una
fetta significativa del proprio futuro. Il prodotto si presenta come
un motore di ricerca dati ed expertise, progettato per consentire
alle aziende di gestire i cosiddetti "lavoratori della conoscenza",
oltre che i magazzini di informazioni. Lo stesso Ceo della società,
Al Zollar, ha presenziato a una dimostrazione che ha spiegato come
più persone impegnate su un determinato progetto possano collaborare
sui contenuti, acquistare materiali, approvare ordini e organizzare
appuntamenti, nell’ambito di una rete geografica nella quale possono
operare pc, Pda e telefoni cellulari. A fare da piattaforma
unificante, il portale enterprise K-Station, che offre un singolo
punto d’accesso alle informazioni e alla collaborazione con altri
soggetti, e il classico Notes.
"So perfettamente che si tratta di un prodotto atteso da troppo
tempo"
, ha ammesso Zollar, non potendo disconoscere le difficoltà
connesse ai lunghi tempi di rilascio. Proprio questi problemi
dovrebbero portare a una ristrutturazione che lo stesso Zollar aveva
internamente anticipato qualche giorno fa, ma della quale non è stata
fatta menzione in apertura di LotuSphere. Secondo le indiscrezioni
trapelate, la casa-madre Ibm dovrebbe acquisire un maggior controllo
diretto sulla propria filiale, pur senza arrivare a toccare il
marchio o la guida operativa. Sarebbero attesi anche tagli di
personale, per ridurre le aree di duplicazione oggi esistenti con Big
Blue. Non è chiaro se ulteriori informazioni in merito siano
destinate ad arrivare durante la manifestazione di Orlando.
Sempre per il futuro a breve sono attese novità anche per il
prodotto-faro, ovvero Notes. La prossima major release, chiamata in
codice Rnext, dovrebbe iniziare la fase pubblica di beta testing
entro qualche mese, anche se non sono stati forniti tempi precisi per
la disponibilità. Agli utenti sono stati promesse maggiori capacità
di taglia e incolla, nonché la possibilità di tagliare o intervenire
sui file in attachment ai messaggi di posta nella fase di risposta.
Un filtro di replica (per duplicare documenti selezionati o solo di
un determinato utente), nuove funzioni di multitasking e un calendar
sono fra le altre innovazioni attese.
Stranamente, Notes non è stato un argomento centrale nell’apertura di
LotuSphere, nonostante resti il prodotto di punta della società, con
i suoi 65 milioni di utenti nel mondo, contro i 56 milioni di un anno
fa. Secondo il costruttore, oltre la metà del parco è migrata verso
la versione 5x, ma resta il supporto alla precedente 4.6.
Tra le cose concrete presentate a Orlando, si segnala Domino
Everyplace Enterprise Server, che però sarà disponibile solo verso
metà anno. Il software consente agli utenti di prendere applicazioni
Domino personalizzate (tipo Crm o automazione forza vendita) ed
effettuare trasmissioni anche verso palmari e telefoni Wap. Nel primo
caso viene fornito un server di sincronizzazione (Domino Everyplace
Sync) che supporta protocolli Palm, PocketPc ed Epoc32, mentre nel
secondo si impiega un Wap server con linguaggio Wml. L’offerta si
completa con Mobile Domino Designer, un tool di sviluppo per la
creazione di nuove applicazioni per Pda e smart phone.

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