Attenzione a calcolare il Roi

Secondo Jupiter Research, le aziende che tendono a servirsi di personale interno per il calcolo e il monitoraggio del Roi dei progetti It finiscono per accumulare informazioni errate e fuorvianti.

Secondo la società di ricerche Jupiter Research, le aziende che tendono a servirsi di personale interno per il calcolo e il monitoraggio del Roi (Ritorno sugli investimenti) dei progetti di information technology finiscono spesso per accumulare informazioni errate e fuorvianti. Tali conclusioni si basano sul fatto che il 59% delle aziende contattate per la Jupiter Executive Survey dichiarano di misurare il Roi tramite procedure di autovalutazione o con la consulenza di esperti interni. Jupiter sostiene, però, che queste modalità non sarebbero sufficientemente obiettive. Le difficoltà maggiori insorgono quando si tratta di quantificare i vantaggi “intangibili”. “Se in un bilancio si può stilare in modo definitivo una voce di spesa ben determinata – spiega David Taylor di Jupiter – parliamo di denaro tangibile. Ma, nel momento in cui entrano in gioco cambiamenti procedurali, workflow, customer satisfaction e quant’altro, queste voci tangibili sono contaminate da valori intangibili, per i quali non esistono metriche precise”. Con questo Jupiter non chiede di eliminare del tutto queste voci intangibili, ma più semplicemente di standardizzarle. Entro fine anno, per esempio, lo stesso istituto dovrebbe mettere a punto un Return on Relationship Model che dovrebbe contribuire al calcolo del Roi anche sulla base di parametri come le relazioni con il cliente.

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