Atos Origin

Marco Cherubini – direttore Managed Operations

Roberto Carrozzino – direttore Business Unit Sap & Am

Cherubini: Se pensiamo all’esperienza dell’outsourcing infrastrutturale degli ultimi 5 anni, non esiste un trend che caratterizzi un settore industriale o la dimensione aziendale: la spinta di ottimizzazione costi e la competitività sul mercato restano ancora l’elemento trainante nelle decisioni sul ricorso all’outsourcing, specie se infrastrutturale. A parte il mercato finanziario o la Pubblica amministrazione, dove esistono ancora casi di barriere politico/strategiche ad affidare all’esterno le infrastrutture It, l’elemento caratterizzante rimane la dinamica del mercato di riferimento in cui l’azienda opera. Più velocemente questa deve reagire alle dinamiche di mercato e più è disponibile a sganciarsi totalmente dalle problematiche di gestione dell’infrastruttura It.

Carrozzino: Negli ultimi anni in Italia si è constatato un crescente interesse per l’outsourcing applicativo. Questa tendenza consolidata nelle grandi imprese incomincia a essere una scelta stretegica anche per la media impresa. Le realtà italiane innovative, tornando a percepire l’It come leva strategica, tendono a focalizzare le risorse interne più sull’evoluzione che sulla gestione. L’application management è una scelta efficace soprattutto per aree quali sistemi gestionali e Hr, ma emerge anche un interesse su Crm, datawarehouse e gestione documentale.

Cherubini: I parametri di valutazione di una soluzione di outsourcing sono sempre più complessi e dipendenti da variabili legate all’evoluzione di tutti i costi coinvolti. Non ci si accontenta più soltanto del Tco o del Roi: le analisi coinvolgono modelli di simulazione calati nel dettaglio del bilancio aziendale. Questo perché l’It ha accresciuto il ruolo di abilitatore di strategie e coinvolge in prima persona l’Ad.

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