Atos cede la controllata Atos Informatica Bancaria per concentrarsi sui servizi

"Le banche italiane, dopo la turbativa del biennio 98/99 con Euro e Ann o 2000, devono pensare a migliorare i propri servizi e le piattaforme su cui gira l’offerta. In questo momento hanno un dilemma: le risorse disponibili non sono illimitate, ma …

"Le banche italiane, dopo la turbativa del biennio 98/99 con Euro e Ann
o
2000, devono pensare a migliorare i propri servizi e le piattaforme su cui
gira l’offerta. In questo momento hanno un dilemma: le risorse disponibili
non sono illimitate, ma a priori rimane difficile avere una conoscenza
delle risorse necessarie nella definizione dei nuovi servizi e sistemi.
Infine, ci sono i ‘vecchi’ sistemi che possono e devono vivere ed evolvere
per integrarsi con le nuove soluzioni. In momenti come questi ricorrere
all’outsourcing globale o di manutenzione serve a liberare risorse con la
gestione esterna del patrimonio consolidato"
. Il commeto è di Giusep
pe
de Gregori, direttore divisione system integration di Atos, che conta 1.050
dipendenti per un fatturato di 102,14 milioni di euro. Atos spa appartiene
alla multinazionale francese Atos sa che a livello europeo registra oltre
9500 dipendenti e ha un fatturato di 957 milioni di euro.
E’ dal ’93 che Atos fa outsourcing seguendo le evoluzioni del mercato
dell’information technology, dai servizi professionali allo sviluppo di
applicazioni, dall’application management alla condivisione del rischio
d’impresa. Il biennio 97/98 è stato determinante nello sviluppo della
società grazie soprattutto all’acquisizione di Sesam che ha portato una
ventina di miliardi annui su formule di outsourcing per Fiat.
L’outsourcing Atos si è progressivamente evoluto da semplice It facility
management ai servizi orientati al business, come la gestione delle
transazioni (carte di credito), il document processing, il call center:
"In questo modo – prosegue il direttore della divisione system
integration – ora la ‘controparte’ presso il cliente non è più soltan
to
il responsabile It, ma sono i responsabili di diversi reparti. Il nostro
approccio si basa su l’esperienza maturata nel servizio di outsourcing
tradizionale, ma in linea con le nuove necessità dell’impresa. Atos si pon
e
nel rapporto tra il cliente e la banca come un fornitore che eroga servizi
in modo imprenditoriale. La nostra attività non si limita alla assunzione
di rischio d’operatore o di quello tipico delle strutture di outsourcing,
ma piuttosto è un’attività che porta alla definizione del servizio fino
alla gestione e condivisione dei rischi"
.
Atos applica metriche di addebito legate al business, come ad esempio il
numero di transazioni, il numero di utenti, oppure in funzione di un reale
utilizzo. In futuro la società potrebbe diventare ente certificatore per
prodotti che gestiscono la firma elettronica, ma al momento le aree di
intervento primarie sono il transaction processing, con servizi di back e
front office e la gestione delle carte di credito (sono state quasi 4
milioni le carte gestite nel ’98); il document processing, con servizi di
gestione d’assegno, contratti, normative, corrispondenza con il cliente; ed
infine il Crm, customer relationship management che ha i propri pilastri in
un database/datawareousing/dataminig di marketing, nel call center, nelle
soluzioni di phone banking (Comit On Line), Internet Banking (presso il
sito Bmp) e di customer service (Ina).
La recente cessione di Atos Informatica Bancaria, apparentemente in
contrasto con la filosofia di ulteriore espansione proprio sui mercati
bancari e assicurativi, è stata giustificata da De Gregori con l’intenzion
e
di abbandonare il mercato delle soluzioni applicative, "un mercato di
nicchia", per lavorare maggiormente sui servizi.

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