Assochange la “via italiana” al change management

L’associazione senza fini di lucro si propone di mettere a fattor comune l’esperienza, in fatto di cambiamento, di aziende italiane, istituti di ricerca e professionisti, per delineare sul tema metodologie e best practice.

Nonostante all’interno del tessuto produttivo nazionale ancora fatichi ad affermarsi il concetto di change management, un anno fa in Italia è nata Assochange (Associazione Italiana di Change Management, www.assochange.it), la prima associazione che si prefigge di supportare il cambiamento, dimostrando così un approccio decisamente pionieristico, in quanto unica del genere in Europa. L’Associazione, senza fini di lucro, vede tra i suoi soci un pool di primarie aziende e di professionisti del cambiamento (Amadori-Gesco, Cuiq Pisa, Ducati, Emak, Ibm, Isagro, Isvor, Iveco, Profingest, Snaidero, Unisys, Università di Bergamo).


Salvatore Merando, ingegnere gestionale, è tra i soci fondatori nonché attuale tesoriere di Assochange. Dopo una lunga esperienza in Accenture, dove si è occupato principalmente di progetti di change management, è approdato cinque anni fa in Unisys, dove oggi ricopre il ruolo di responsabile Italia della struttura Global Enterprise Solutions.


Merando spiega a Linea Edp che Assochange si propone per essere la sede istituzionalizzata capace di mettere a fattor comune l’esperienza di aziende italiane, di istituti di ricerca e di professionisti, realizzando e mettendo a disposizione metodologie di change management delineate da casi reali, best practice e dal lavoro di ricerca dei propri associati, calati in un contesto più generale di necessità di cambiamento del Sistema Italia. L’associazione vuole sottolineare, infatti, che per far accadere le cose occorre un approccio che vada "oltre il buon senso".


"In definitiva – osserva Merando – il change management ha come fine ultimo quello di aiutare a far accadere veramente le cose e in questo processo l’associazione vuole essere il punto di riferimento per definire "una via italiana" al cambiamento".

Tre gruppi di lavoro


Per il 2005 Assochange ha lanciato un programma, articolato attorno a tre gruppi di lavoro.


Il primo si occupa di "Modelli di gestione del cambiamento" e si propone di fare il punto della situazione e di individuare a livello di studi quali sono i modelli più adottati, inquadrati sia dal punto di vista accademico che da quello aziendale e quali sono stati quelli più usati da aziende leader e all’avanguardia in fatto di innovazione.


L’obiettivo, alla fine, è definire qual è il modello e la metodologia al cambiamento che l’associazione vuol adottare e al quale gli associati possono attingere.


Il secondo gruppo che analizza "Gli impatti del change sugli individui" si propone di studiare come gli individui si rapportano con il cambiamento. Si tratta di un tema molto delicato, che deve analizzare qual è la relazione tra individuo e azienda, tenendo presente tutte le dinamiche che hanno caratterizzato l’evoluzione del rapporto e delle professionalità negli ultimi tempi.


Terzo gruppo è quello relativo alla "Misurazione dei risultati del cambiamento". Visti gli aspetti anche soft che queste tematiche coinvolgono, il gruppo cerca di definire un set di indicatori per misurare i benefici attesi dal cambiamento. L’obiettivo ultimo dell’associazione è di progettare una sorta di "change management intelligence", che dia la possibilità a chi deve gestire il cambiamento di avere un continuo monitoraggio del prima, del durante e del dopo.


Tra i vari obiettivi perseguiti dall’associazione, c’è anche quello di creare un network europeo di associazioni sul change management, coinvolgendo professori di prestigiose scuole di business administration, enti accademici e società che si occupano del cambiamento.


"Il patrimonio che noi raccogliamo – afferma Merando – vogliamo metterlo a fattor comune e sarà anche oggetto di dibattito del 1° Convegno Assochange in programma per il 2005. La manifestazione sarà anche un’opportunità per condividere esperienze aziendali con l’intervento di importanti Ceo, di studiosi del settore e per presentare proprio i risultati dei Gruppi di lavoro Assochange. Si sta lavorando anche per portare rappresentanti di rilievo con incarichi istituzionali per enfatizzare l’importanza di Assochange nel panorama economico italiano".

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