Arrivano gli “untori” delle reti Wireless

Gesso e alfabeto segreto per “marcare” le reti wireless insicure e trarne un vantaggio illegale collettivo

Da Melbourne in Australia arriva un’interessante esperimento metropolitano. Un gruppo di hackers che s’identifica col nome di “war chalkers”, alla lettera gessatori d’assalto, ha cominciato a marcare col gesso strani simboli sulle pareti degli edifici oppure sul marciapiede antistante, per indicare che all’interno di quell’area è stata registrata la presenza di una rete wireless insicura che perciò può essere sfruttata da altri hacker dotati di un computer portatile con interfaccia WLAN.
Si tratta di una versione su più vasta scala e organizzata di un esperimento già condotto a Londra da un Web designer della BBS che ha probabilmente preso spunto da uno studio, pubblicato a marzo, dall’unità di crimini informatici della International Chamber of Commerce che rivelava come il 94% delle installazioni wireless londinesi fosse a rischio e che qualsiasi passante, dotato degli strumenti adeguati, avrebbe potuto fare breccia nelle reti aziendali così equipaggiate.
Gli hacker australiani hanno reso sistematica questa attività marcando col gesso tutte le informazioni tecniche necessarie per accedere alla rete: se o meno il sistema di protezione WEP è attivato, qual è il numero SSID degli access point (cioè il numero identificativo della rete) e la quantità di banda passante disponibile. I simboli utilizzati si rifanno a un sistema di comunicazione utilizzato in passato dai vagabondi.

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