Arriva Spiderwall, il firewall “made in Italy”

Si tratta di un’appliance basata su Linux con un ricco ventaglio di funzionalità, sviluppata e prodotta da una società del gruppo Brescia Online. 200 le installazioni già realizzate.

10 gennaio 2003 Arriva sul mercato della sicurezza Spiderwall, un firewall interamente progettato e prodotto in Italia, più precisamente a Brescia. Disponibile in due versioni, si presenta come un’appliance basata du Linux che racchiude diverse funzionalità: oltre a filtrare i pacchetti per difendere la rete aziendale da accessi indesiderati, realizza Reti private Virtuali, funziona come router o come bridge, funge da Nat (Network Address Translator), filtra le e-mail con un apposito motore logico ed è in grado di allocare la banda disponibile a utenti e applicazioni. Un ricco ventaglio di possibilità accompagnato da un prezzo competitivo (2.580 euro e 4.650 euro) che, secondo i suoi ideatori, consentirà a Spiderwall di competere con i big del mercato, in Italia e, in futuro, anche all’estero.


Lo sviluppo, durato due anni, si deve a una società creata ad hoc e battezzata come il prodotto, che appartiene al gruppo Brescia On Line, nato nel ’95 e focalizzato su attività legate a Internet (Isp, portale, sviluppo software) e indirizzate agli abitanti del bresciano. A sua volta, Brescia On line è controllata da un gruppo di aziende locali (Banca Lombarda, Editoriale Bresciana, Cattolica Assicurazioni, la software house Thera e la municipalizzata Asm).

“Come Internet provider – ha spiegato Freddy Merlo, direttore marketing di Spiderwall – abbiamo installato centinaia di firewall e abbiamo capito i problemi che un system integrator incontra. Nel ’99 le nostre competenze erano tali da poter sviluppare un nostro prodotto”. “Le tecnologie open sourceha aggiunto Marco Lorenzi, responsabile tecnico – hanno ridato libertà al mercato e permesso a una realtà come noi, con risorse limitate, di competere con i grandi vendor, perché possiamo attingere da una comunità di milioni di utilizzatori”.
Spiderwall già oggi vanta circa 200 installazioni, perlopiù società legate al gruppo ma che rappresentano una referenza significativa. Per raggiungere l’obiettivo di circa 500 unità per il 2003, sono già stati formati una ventina di rivenditori, mentre sono in corso trattative con i distributori.

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