Arriva l’Athlon Xp e Amd ne fa certificare le prestazioni

In linea con la nuova strategia, che antepone le prestazioni globali ai megaHertz, Advanced Micro Devices ha deciso di avvalersi di Arthur Andersen per attestare la veridicità dei dati relativi alle performance del proprio chip

L’Athlon Xp è un processore che va davvero veloce.
Parola di Arthur Andersen. Questo, o qualcosa di simile, è quello che fra
qualche tempo dovremmo poter leggere sul sito di Amd. La società ha infatti
deciso di far certificare le prestazioni dei propri processori per dare più
credibilità alla nuova strategia basata non più sulla frequenza ma sulle
performance, strategia che si inaugura oggi, giorno dell’annuncio ufficiale del
nuovo Athlon Xp. Purtroppo Amd non è riuscita ad avere i risultati sperati entro
oggi, ma assicura che arriveranno a breve.


Prende quindi il via un nuovo corso per i chip di Advanced Micro Device: si
abbandonano i megaHertz e nasce il concetto delle prestazioni globali. Almeno
questo è quanto spera l’azienda, che con il nuovo Palomino propone processori
contraddistinti da una sigla identificativa e non più dal valore della frequenza
di clock. Nel segmento desktop si parlerà quindi di Athlon Xp 1500+, 1600+,
1700+ e 1800+, dove, lo ricordiamo, il numero esprime il valore in megaHerzt del
modello di Pentium a cui il chip Amd può essere paragonato, mentre il “+” sta a
ricordare che comunque il processore Amd dà qualcosa in più del Pentium
equivalente.


Tra le principali differenze che contraddistinguono l’Athlon Xp dall’Athlon
che abbiamo visto sinora, menzioniamo la tecnologia QuantiSpeed, che incorpora
un’unità floating point e un microarchitettura superscalari, il data pre-fetch
hardware e buffer di tipo translation look-aside. Amd ha anche dotato il chip
della tecnologia 3D Now Professional, ossia ha aggiunto al microcodice altre 52
istruzioni multimediali.


Un aspetto importante dell’Athlon Xp è che non muta la piedinatura né
rispetto al suo predecessore né rispetto al Duron, quindi ne è consentito
l’utilizzo sulle schede madri esistenti, ovviamente previo aggiornamento del
Bios.


Amd assicura che il nuovo chip sia già disponibile in volumi e con prezzi
leggermente inferiori ai Pentium equivalenti. Pin in dettaglio, i costi per
lotti di almeno 1.000 unità sono: 130 dollari per il 1500+, 160 dollari per il
1600+,190 dollari per il 1700+ e 252 dollari per il 1800+.


La configurazione tipo composta da un Athlon 1800+, un hard disk UltraDma da
80 Gb, 256 MB di Ran Ddr Pc2100, lettore Dvd-Rom, masterizzatore Cd-Rw, scheda
video Nvidia GeForce2 con 32 MB di memoria e scheda audio Sound Blaster Live
dovrebbe costare 1.599 euro.


Tra i primi vendor a proporre computer equipaggiati con l’Athlon Xp, ci sono
Cdc, Compaq, Fujitsu-Siemens, Nec, Packard Bell e Tecnodiffusione.

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