Arriva il Catalyst 6000 e il policy networking di Cisco

Cisco ha ampliato la propria gamma di switch Catalyst, tanto nella fascia bassa, quanto in quella alta. Nella prima la casa californiana ha lanciato quattro nuovi moduli per la serie Catalyst 2900, ma la novità più importante è rap …

Cisco ha ampliato la propria gamma di switch Catalyst, tanto nella fascia
bassa, quanto in quella alta.
Nella prima la casa californiana ha lanciato quattro nuovi moduli per la
serie Catalyst 2900, ma la novità più importante è rappresentata dalla
nascita della nuova famiglia 6000. Di fatto, quest’ultima deriva dalla
precedente 5000, cui, però, passerà le innovazioni tecnologiche,
accrescendone la capacità e la densità di porte.
Pure importanti sono gli sviluppi dell’architettura CiscoAssure, che
permette l’implementazione del policy networking. Quest’ultimo sarà basato
sui directory service. Jean Pierre Bondu, End to End Solution marketing
manager di Cisco Emea, ha spiegato che la strategia policy-based di Cisco
si articola in due fasi: la prima consiste nella realizzazione delle
politiche basate sul software di Cisco, senza l’interfaccia con i directory
service (quindi meno flessibile); la seconda prevede, invece, tale
interfaccia attraverso lo standard Den (Directory Enabled Networking). In
realtà, grazie all’accordo con Novell, gli utenti di NetWare possono già
implementare l’architettura completa. Quelli di Nt dovranno aspettare
Windows 2000 oppure usare Nds for Nt di Novell. Infine, gli utenti Unix
potranno sfruttare il risultato di un accordo di Cisco con Microsoft.
Quest’ultima ha fornito alla prima il codice sorgente degli Active
Directory (al progetto hanno lavorato da sempre insieme), per cui la casa
californiana fornirà agli utenti di server Unix una versione ad hoc degli
Active Directory, al fine di implementare in tali ambienti la propria
architettura CiscoAssure.
Tornando all’hardware, le esigenze che hanno portato all’introduzione dei
Catalyst 6000 sono state spiegate da Keith Lawton, che ha evidenziato come
la crescita esponenziale del traffico nelle reti e le tendenze evolutive
dei campus indirizzino verso un’architettura sempre più scalabile e
"multiservice". In termini pratici, queste si traducono in funzionalità di
layer 3 switching, in un’alta densità di porte Gigabit Ethernet e, infine,
nel supporto di CiscoAssure.
La nuova famiglia si introduce nell’offerta di Cisco come soluzione di
backbone, tipicamente di campus, come centro per i Catalyst 4000 o, anche,
5000. Gli chassis presentati sono due: il 6000 con sei slot e il 6500 con
nove slot, con backplane da 32 a 256 Gbps. Grazie ai moduli disponibili
sarà possibile contare su un numero massimo di 384 porte 10/100 Mbps o 130
porte da 1 Gbps. La piattaforma 6500 offre maggiore affidabilità, con
switch fabric ridondante.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome