Arcserve Udp: l’affare lo fanno anche i partner

La nuova soluzione di CA Technology schiude agli utenti le porte del backup e li proietta nel vero disaster recovery. Chi li supporta ha tutto il vantaggio a farlo. Lo spiega Gianpaolo Sticotti.

È stato lanciato ufficialmente anche in Italia il nuovo prodotto di Ca Technology, ARCserve Unified Data Protection, annunciato a livello mondiale il 7 maggio.

Ha orchestrato il varo a partner e utenti, Gianpaolo Sticotti, Channel Sales Director Italy e Iberia della società.

Va subito sottolineato che non si tratta di una semplice nuova release di un prodotto per il backup che esiste in CA da un ventennio (dall’acquisizione di Cheyenne): è un cambio di passo totale, nel contenuto e nella proposizione.
Nuovo brand, nuovo logo, marketing cambiato fanno da traino a una soluzione che intimamente vuole far fare il salto di qualità a utenti e partner: non più solo backup, ma vero e proprio disaster recovery, integrato, unificato, orechestrato consapevolmente.
Ossia allineato agli obiettivi di business.

ARCserve Udp, ci ha detto Sticotti, nasce con codice nuovo: un unico prodotto con un’unica interfaccia, che fa fare disaster recovery in senso gestionale, ossia stabilendo i recovery point (quanti dati si è disposti a perdere?) e il recovery time (quanto tempo si è disposti a rimanere senza i dati in linea?).

Considerazione concreta è quella che vede nella diffusione della virtualizzazione una moltiplicazione dei prodotti di backup in azienda, con conseguenti complicazioni gestionali. Arcserve UDP, allora, si propone di fare un comune denominatore, unificando e dando migliori i performance: grazie al codice apposito, Vmware viene trattato esattamente come hyperV di Microsoft, senza differenze per l’utente.

Fra le componenti innovative del prodotto si segnala il recovery point server, che provvede alla deduplica doppia, alla sorgente e alla destinazione del dato.
E per il ripristino c’è il virtual standby, con creazione di server virtuali al volo.

Sul versante dei partner il prodotto consente di fare un grosso passo avanti verso le esigenze dei service provider, che hanno bisogno di avere la visione unica dei servizi che offrono, e con la multitenancy la soluzione di CA provvede alla bisogna.

Ma, spiega Sticotti, c’è anche la scalabilità della soluzione, che consente al partner di stare sul mercato con lo stesso prodotto per servire tutti gli utenti, dal piccolo al grande.

Non cambia il modello di vendita: con la Deal Registration al partner è garantita la tutela del lavoro di diffusione che svolge: dal 15 al 25% di sconto per chi segnala il cliente.

In meno di un mese sono stati formati già 60 partner sul nuovo prodotto.

Per luglio sono previste due giornate di hands on per attività di simulazione.
Sono andate esaurite, tanto che Sticotti sta pensando di farne una terza. Previste sessioni di tech training e webcast ogni due settimane per clienti e partner.

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