Application service provisioning e outsourcing. Come chiarire la confusione di base

Erroneamente, considerati come due modi differenti per definire il medesimo concetto, in realtà, outsourcing e Application service provisioning (Asp) sono due concetti ben distinti.Il primo nasce dall’esigenza delle aziende di cedere a terzi attività n …

Erroneamente, considerati come due modi differenti per
definire il medesimo concetto, in realtà, outsourcing e Application service
provisioning (Asp) sono due concetti ben distinti.
Il primo nasce
dall’esigenza delle aziende di cedere a terzi attività non core, chiedendo loro
di prendersi in carico persone e infrastrutture fino a quel momento gestite
internamente. Si tratta, quindi, in sostanza, di spostare parte dell’impresa
all’esterno, arricchendola di contenuti e capacità manageriali.


Trattandosi, spesso, di soluzioni ritagliate su misura, che, nella maggior
parte dei casi, non sono replicabili per altre aziende, in ambito outsourcing la
relazione cliente/fornitore è di tipo “uno a uno”. L’outsourcer segue più
società e, a volte, può accadere che alcune infrastrutture siano messe a fattor
comune. Tipicamente, però, la soluzione è dedicata unicamente alla società per
la quale è stata studiata.


Il modello Asp, invece, trova ragion d’essere nel rapporto uno a molti: la
soluzione applicativa, infatti, viene replicata e distribuita a diverse aziende.
Con l’Asp, i clienti accedono, tramite Internet, ai software e alle applicazioni
che i provider gestiscono sui propri server. L’idea è che l’end user fruisca del
software come se fosse ancora in house, eliminando però rischi e costi di
mantaining. Il cliente utilizza l’applicativo che viene gestito come un
servizio, in maniera del tutto trasparente senza dover definire piani di
migrazione, conversione o altro ancora.


L’Application service providing si rivolge, quindi, ad aziende che non
richiedono elevate personalizzazioni e che ritengono che l’aderenza agli
standard di mercato sia sufficiente.
Volendo estremizzare le differenze tra
i due paradigmi, vengono in aiuto gli assi cartesiani, ponendo su quello
verticale l’Asp e su quello orizzontale l’outsourcing. Questa immagine rende
particolarmente chiaro il concetto: i servizi fruiti in Asp dalle compagnie
riguardano spesso particolari settori verticali dell’infrastruttura informatica,
mentre la sfera di influenza dell’outsourcing si identifica con l’intera (o
parziale) struttura orizzontale dell’It. Entrambi i modelli, inoltre, hanno,
come gli assi di Cartesio, uno “zero” comune, ovvero l’obiettivo di cedere a
terzi parte degli “oneri It”.

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