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Apple rivede le regole dell’App Store, che continuano a far discutere

Apple ha rivisto e aggiornato le linee guida che gli sviluppatori devono seguire per la pubblicazione sull’App Store, soprattutto per le questioni relative agli acquisti in-app, ma anche su altri aspetti.

Uno dei punti toccati da questa revisione è ad esempio indirizzato ai servizi di game streaming, proprio nel bel mezzo di una disputa legale e una accesa controversia che vede la società di Cupertino contrapporta al publisher di giochi Epic Games (anche se le due cose non sono necessariamente collegate), e su cui si sono espresse numerose altre aziende tecnologiche, sia giganti quali Facebook e Microsoft sia sviluppatori indipendenti.

L’App Store, spiega Apple nell’illustrare gli aggiornamenti alle linee guida, intende essere un luogo sicuro e affidabile in cui i clienti possono scoprire e scaricare app; e vuole anche rappresentare una grande opportunità per gli sviluppatori.

Nella visione di Apple, le ultime modifiche apportate alle regole dell’App Store hanno il fine di  supportare le nuove funzionalità che saranno disponibili nelle prossime versioni dei sistemi operativi di Cupertino, nonché di proteggere meglio i clienti.

In primo luogo, dal punto di vista degli sviluppatori il rispetto delle linee guida serve per completare il processo di revisione delle app da parte di Apple nel modo più fluido e veloce possibile. Il non rispetto delle linee guida può infatti portare Apple sino al respingere (o sospendere, se l’app è già disponibile) la distribuzione di una app sull’App Store. E, essendo l’App Store di Apple l’unico mezzo che il grande pubblico ha di scaricare e installare le app, non essere presente su di esso equivale più o meno a non esistere sul mercato (cosa che in molti criticano).

Nella nuova revisione Apple spiega con maggiore chiarezza a quali tipologie di app è richiesto di implementare un sistema di acquisti in-app. Inoltre, si sofferma anche su alcuni aspetti relativi alla gestione degli account degli utenti.

Alcuni punti si rivolgono in modo specifico ai servizi di game streaming. Nelle situazioni di questo tipo, rimane la restrizione per cui ogni gioco deve essere approvato da Apple come app individuale. A tal riguardo, si è già fatta sentire Microsoft che ha commentato come tale policy determini un’esperienza d’uso negativa per gli utenti e arriva, in ultima analisi, a rendere impossibile offrire questo tipo di servizi sull’App Store.

Lo store di Apple, quindi, continua a far discutere.

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