Apple ritrova la via maestra?

Il tradizionale MacWorld di inizio anno sembra portare, finalmente, buone notizie per Apple. Steve Jobs, ancora Ceo a interim della società, ha infatti annunciato di aspettarsi profitti per 45 milioni di dollari nel trimestre appena concluso, co …

Il tradizionale MacWorld di inizio anno sembra portare, finalmente, buone
notizie per Apple. Steve Jobs, ancora Ceo a interim della società, ha
infatti annunciato di aspettarsi profitti per 45 milioni di dollari nel
trimestre appena concluso, contro le previsioni che parlavano di una seppur
minima perdita. Sul piano strategico, si tratta dell’unica sostanzaile
novità contenuta nel discorso pronunciato a San Francisco dal leader
carismatico della società. Sarebbe stata l’inattesa domanda dei nuovi
computer della serie G3 a generare il salto in avanti. Jobs ha parlato di
130mila unità rilasciate nel trimestre, contro le 80mila internamente
stimate.
Più consistente il movimento produttivo visto al MacWorld. Accanto
all’aggiornamento di MacOs alla versione 8.1, previsto per febbraio, è
stato annuciato l’ importante upgrade di Quicktime alla release 3.0, che
conterrà per la prima volta la tecnologia di streaming audio e video. In
questo modo, Quicktime andrà a sfidare direttamente i prodotti di
RealNetworks (RealAudio e RealVideo, soprattutto), divenuti quasi uno
standard de facto per il Web. MacOs 8.1, invece, conterrà un miglior
sistema di lancio delle applicazioni, grazie a una memoria virtuale
ottimizzata e a una nuova cachedi disco. " prevista anche l’integrazione d
i
Pc Exchange2.2 e del formato Dvd built-in, per leggere Dvd video e
Dvd-Rom. Come annunciato, il nuovo ambiente conterrà Internet Explorer com
e
browser di default, ma è lasciata aperta la possibilità di shiftare a
Netscape Navigator 4.04. Numerose sono state anche le novità applicative
esibite a San Francisco, con enfasi particolare per la versione Macintosh
di Office 98.
Tra le posibili evoluzione ventilate, si è parlato di nuovo di modelli di
Macintosh al di sotto dei 1.000 dollari, pensati per recuperare terreno sul
fronte consumer, abbandonato lo scorso anno in seguito all’opera di
drastica ristrutturazione decisa da Steve Jobs e colleghi. La decisione
servirebbe anche per difendere il mercato dell’education, che rimane lo
zoccolo duro dell’utenza Macintosh sul mercato. Non ci sono novità in
vista, invece, per la poltrona di Ceo, che Jobs si ostina a non voler
tenere a lungo termine. Le ricerche sarebbero ancora in corso e per
l’annuncio si è parlato del prossimo marzo.
A margine della manifestazione, va registrato l’ennesimo segnale di una
prossima fine per Power Computing, società che Apple ha comprato e svuotat
o
la scorsa estate. Il vertice aziendale ha infatti inviato alla commissione
Security&Exchange (Sec) una lettera nella quale si richiede agli azionisti
l’autorizzazione alla liquidazione della società.

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