Apple contro la stampa americana

Denuncia tre giornalisti rei di aver diffuso segreti industriali. E il giudice le dà ragione.

Troppe volte, negli ultimi anni, ben prima che i suoi prodotti fossero
pronti per essere introdotti sul mercato, Apple si è vista
rovinare l’effetto sorpresa da una serie di indiscrezioni fin troppo precise su
ciò che avrebbe presentato da lì a qualche settimana, con dovizia di particolari
sulle configurazioni, sulle caratteristiche tecniche e persino sui prezzi.

E’ accaduto con gli iPod, è accaduto con il Mac Mini, tanto per citare i due
ultimi esempi, ma era successo anche con gli iMac qualche anno fa.
Troppo
per essere tollerato ulteriormente.
Così la società ha fatto ricorso a una
Corte Federale della California, chiedendo la condanna dei giornalisti che
avevano divulgato le notizie, accusandoli di fatto di furto di segreto
industriale.
Il giudice non solo ha accolto il ricorso, ma ha anche chiesto
ai tre imputati di rivelare le loro fonti.
Al loro rifiuto,  il giudice
si è di nuovo opposto, sostenendo che non di garanzie e tutela della libertà di
stampa si tratti, ma di vero e proprio illecito, compiuto ai danni di Apple.

I nomi sono stati dunque resi noti e per Apple si sono così aperti ulteriori
25 contenziosi contro altrettanti dipendenti, rei di aver divulgato agli organi
di stampa informazioni ancora confidenziali e riservate.
È evidente che la
decisione del giudice californiano è destinata ad avere vasta eco in tutto il
mondo Internet.
La riflessione che si è aperta oggi negli Stati Uniti, ma
che non potrà coinvolgere anche altri Paesi, va inevitabilmente a toccare la
libera circolazione delle informazioni su Internet, non semplicemente attraverso
la stampa, ma anche e soprattutto nell’universo dei blog, oggi considerati uno
dei mezzi di divulgazione più efficaci.

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