Apple apre ai compilatori di terze parti

Inaspettato e clamoroso dietrofront: cade il bando sui compilatori come Monotuch o quelli basati su Flash. Maggiore libertà agli sviluppatori ma anche maggiore trasparenza, tramite la pubblicazione delle metodologie che portano all’approvazione delle app.

Nel
giorno dell’iOS 4.1 arriva da Apple una decisione sorprendente. La società ha
infatti deciso di rivedere le sezioni dell’iOS Developer Program che aveva modificato
la scorsa primavera per espressamente impedire l’uso agli sviluppatori di
compilatori cross-platform di terze parti (non approvati dalla stessa Apple)
nello sviluppo delle applicazioni per i dispositivi basati sul sistema
operativo iOS.

Quelle
riviste, sono le famigerate sezioni 3.3.1, 3.3.2 e 3.3.9 in cui la società di
Steve Jobs dichiarava chiaramente che le App dovevano essere scritte solo nei
linguaggi supportati dai suoi tool di sviluppo Xcode, ovvero Objective-C, C, C++, o JavaScript.

Da più parti questa decisione era stata vista
come una mossa mirata a escludere principalmente i compilatori Flash, oltre a
Monotouch di Novell.

Ora
invece arriva il dietrofront di Apple, che dichiara: “Il nostro desiderio è di continuare a rendere l’App Store un’esperienza
sempre migliore. Per questo abbiamo ascoltato i nostri sviluppatori, prendendo
in considerazione le loro opinioni e il loro feedback. Sulla base dei loro
suggerimenti, abbiamo deciso di apportare alcuni importanti cambiamenti alla
nostra licenza iOS Developer Program, al fine di mitigare alcune limitazioni
che avevamo introdotto all’inizio dell’anno
”.

In particolare – prosegue Apple – abbiamo deciso di mitigare tutte le
limitazioni relative agli strumenti di sviluppo usati per creare app iOS
, purché tali applicazioni non comportino il
download di codice. Ciò dovrebbe dare agli sviluppatori la flessibilità che
desiderano, pur mantenendo un elevato livello di sicurezza, come da noi
richiesto
”.

In
pratica, viene dato il via libera a tutti quei compilatori che erano stati
vietati, primi fra tutti quelli basti su Flash, purché le app create non
comportino il download di codice. Se ciò si dovesse rendere necessario, l’unico
codice scaricabile è Javascript.

La società guidata da Steve Jobs precisa inoltre che “per la prima volta pubblicherà le Linee guida sulle modalità di
revisione adottate su App Store per aiutare gli sviluppatori a comprendere
meglio in che modo rivediamo e analizziamo le app che riceviamo. Ci auguriamo
che questa operazione aumenti ulteriormente la nostra trasparenza, contribuendo
allo sviluppo di applicazioni ancora migliori per l’App Store
”.

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