“Apc protegge la rete dall'””elettricita”””

Apc ha di recente ampliato la gamma di soluzioni fault-tolerant negli ambienti Microsoft Windows Nt, Novell Netware e Sun Solaris. Redundant Switch, in particolare, è disponibile in due modelli diversi, per avere pi ù flessibilità …

Apc ha di recente ampliato la gamma di soluzioni fault-tolerant negli
ambienti Microsoft Windows Nt, Novell Netware e Sun Solaris. Redundant
Switch, in particolare, è disponibile in due modelli diversi, per avere pi
ù
flessibilità per la linea Smart-Ups, nelle configurazioni comprese fra i
700V e i 3000Va.
"La disponibilità delle reti 24 ore su 24, 7 giorni su 7, è la nuova
tendenza del mercato informatico, alla quale molte aziende hanno già
risposto proponendo soluzioni avanzate, quali la tecnologia Raid, il
mirroring e il clustering dei server"
, ha affermato Francesco Quero,
area manager del Mediterraneo di Apc. Redundant Switch richiede solo 1U di
spazio rack e supporta il sistema operativo Windows Nt e Microsoft Cluster
Server. Esso è in grado di monitorare la qualità dell’alimentazione
elettrica, sia dall’Ups primario che da quello ridondante, ciascuno
collegabile a reti a corrente alternata separate. Il prodotto è basato sul
concetto di ridondanza, in quanto, in caso di guasto dello Smart-Ups in
funzione, è in grado di attivare automaticamente l’altro Smart-Ups. APC
Redundant Switch è disponibile in configurazione da 1400 e da 3000Va,
rispettivamente al prezzo di 974mila e 1 milione e 226mila lire.
La società ha anche presentato la linea Silcon Dp 300E, offerta in
configurazioni da 10 a 480kVA. Questi gruppi di continuità sono dotati
dell’innovativa tecnologia Delta Conversion, che ridefinisce i parametri
di protezione dei gruppi di continuità trifase ed è in grado di ridurre
la
dispersione elettrica, ammortizzando l’investimento iniziale nell’arco,
stimato dal costruttore, di cinque anni.
Nei gruppi di continuità tradizionali l’alimentazione elettrica viene
trasformata due volte, ovvero da Ac (corrente alternata) a Dc (corrente
continua) e poi da Dc ad Ac. Questo processo implica un notevole consumo di
energia. La tradizionale doppia conversione, ad esempio, provoca una
distorsione armonica delle grandezze elettriche sul lato linea di
alimentazione pari al 30% e la perdita dell’8-12% della potenza elettrica.
Nella singola conversione, invece, la perdita di energia elettrica è pari
o minore del 5% e la tensione e la corrente sono controllate e stabilizzate.

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