Anno nero per i semiconduttori

Ritoccate al ribasso le ben più rosee previsioni dello scorso mese di ottobre, la World Semiconductor Trade Statistics parla di ripresa sensibile per il 2002.

L’annus horribilis dei semiconduttori è arrivato. Secondo la World Semiconductor Trade Statistics (associazione che riunisce circa 70 produttori di semiconduttori di tutto il mondo) il 2001 sarebbe il peggiore esercizio negli ultimi dieci anni, con un calo del 13,5% a 176,79 miliardi di dollari attribuibile alla stagnazione della domanda nell’area dei pc e dei telefoni mobili. Stagnazione non certo prevista nel mese di ottobre, quando la stessa Wsts aveva rilasciato dati previsionali con crescite dell’ordine del 20%.
Va comunque sottolineato, per amore di verità, che questo ribasso fa seguito a un rialzo eccezionale messo a segno l’anno scorso, con un mercato in crescita del 36,8% e volumi a 204,39 miliardi di dollari
Qualche segnale di ripresa dovrebbe cominciare a vedersi da luglio a settembre, con un incremento del 5,3%, e successivamente anche da ottobre a dicembre con un +7,3%. Riprese più consistenti dovrebbero però registrarsi nel 2002, con una crescita vicina al 14% a 201 miliardi di dollari.
Difficoltà per il comparto delle Dram, in calo del 36% a 18,5 miliardi di dollari. Tra i mercati, invece, meno problematico quello giapponese, con cali limitati al 7,2% a 43,38 miliardi di dollari, grazie al buon andamento nelle vendite di pc portatili e di telefoni cellulari.

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