Anfov: irresistibile la crescita dell’internet Tv

Nel 2014 il 40% delle famiglie italiane avrà un televisore collegabile ad internet, ma i servizi offerti saranno diversi da quelli oggi disponibili in Rete.

La convergenza tra la televisione e internet è inarrestabile e sarà molto combattuta tra i diversi attori della filiera. Tra questi troveranno spazio i soliti noti: grandi produttori di apparecchi e di decoder tv, come LG, Samsung e Philips, i broadcaster e le pay-tv, come BBC e Sky, le telcos e i colossi che controllano gli standard dell’informatica, come Apple, Google e Microsoft.
Lo sviluppo dell’internet Tv passerà per quattro fasi evolutive: nel 2010-11 la pay-tv digitale trainerà lo sviluppo mentre la raccolta pubblicitaria recupererà le perdite degli anni precedenti. Nel successivo biennio 2012-13 le soluzioni di internet tv verranno offerte secondo due traiettorie competitive: da un lato i broadcaster della pay-tv offriranno soluzioni chiuse o semi-aperte; dall’altro le televisioni pubbliche e commerciali generaliste, le telcos e i web operator proporranno invece soluzioni aperte o semi-aperte di internet tv.

Intorno alla metà di questo decennio la situazione diventerà ancora più complessa e sarà ancora scarsa la capacità di valorizzare e di monetizzare i contenuti. Solo nella seconda metà del decennio si assisterà alla diffusione generalizzata di servizi e applicazioni nati sul web ma meglio fruibili sulla tv interattiva. Occorre, infatti, sottolineare che il mercato delle applicazioni per l’internet tv richiede investimenti e tempi di sviluppo consistenti e che i modelli di business si affermeranno solo gradualmente.

“La televisione digitale sta dimostrando grandi possibilità evolutive che non riguardano solo la moltiplicazione dei canali e dei contenuti”, sostiene Roberto Azzano, vice presidente di Anfov, “il palinsesto diventa sempre più personale e la tv diventa anche un mezzo per fruire di servizi interattivi”.

Secondo le previsioni di Azzano, in Italia già nel 2014 il 40% delle famiglie disporrà di una tv predisposta per connessione a internet e nel 2018 questa quota salirà al 65%, anche se quelle effettivamente connesse saranno all’inizio una quota minoritaria. In conclusione si può dire che è iniziato un fenomeno importante e irresistibile che porterà internet dentro la tv del salotto di casa. Tuttavia è molto probabile che il risultato finale sarà molto diverso da quella via computer che conosciamo oggi.

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