Ancora un trimestre difficile per Informix. Si riparte da Dynamic Server

Chiuso il terzo trimestre con una perdita di 110,7 milioni di dollari,l’azienda ha scoperto anche di dover rivedere al ribasso le cifre di bilancio dal 1994, per irregolari` di contabilizzazione e la necessit` di allinearsi alle procedure delle aziende quotate in Borsa

La necessità di ricontabilizzare lo scorso esercizio fiscale per adattarsi
alle regole di Wall Street è solo uno dei fattori che sta, in questo
periodo, rendendo controversa la situazione finanziaria di Informix.
L’azienda, che ha vissuto nel corso dell’anno un travaglio anche
organizzativo, culminato con l’allontanamento del Ceo, Phil White, a
vantaggio di Robert Finocchio, ha chiuso il terzo trimestre del corrente
esercizio fiscale con una perdita netta di 110,7 milioni di dollari,
comprensivi di un carico di 49,7 milioni dovuti a spese di
ristrutturazione. Il fatturato è stato invece di 149,9 milioni di dollari.
Le cifre hanno battuto in negativo anche le previsioni degli analisti.
Quasi in contemporanea, è statoreso noto che il lavoro di auditing
compiuto per riallineare i record finanziari, in un periodo che va dal 1994
all’inizio di quest’anno, ha portato a un abbassamento dei risultati
precedenti pari a 278 milioni di dollari per il fatturato e di 236 milioni
per gli utili. Le irregolarità riguardano la pratica passata di fatturare
prodotti passati ai distributori, indipendemente dal fatto che questi
ultimi li avessero o meno venduti. La decisione di spingersi così indietro
nel tempo per la ricontabilizzazione è dovuta anche a un’indagine condotta
dalla Security and Exchange Commission (Sec).
Non mancano, tuttavia, note positive nell’attuale situazione dell’azienda.
Intanto, le procedure di contabilizzazione sono ora allineate alla prassi
del Nasdaq e non vi é dunque più la minaccia di "espulsione" del titolo
dalla Borsa di New York. Inoltre, il quadro finanziario può trarre
beneficio dalle possibilità d’accesso a una linea di credito di 200 milion
i
di dollari avviata da alcuni investitori, oltre che dalla vendita di beni
immobili. Bob Finocchio ha dichiarato che le operazioni di "restatement"
possono considerarsi terminate. Sul trimestre, per il quale non è possibil
e
un raffronto con l’anno passato proprio a causa dei citati problemi di
ricontabilizzazione, Finocchio ha commentato:"" stato debole, ma ce l
o
aspettavamo, sapendo di dover scontare gli effetti negativi legati alla
situazione finanziaria generale"
. In compenso, le spese operative si
sono ridotte dai 235 milioni di dollari del primo trimestre dell’anno agli
attuali 195 milioni e l’organico è stato tagliato da 4.500 a 3.600
dipendenti.
Ora tocca a un repackaging produttivo, che porterà l’azienda a poggiare su
un unico modello di server, denominato Dynamic Server, che in pratica
rimpiazza il precedente Universal Server. Questo sarà il prodotto core
dell’azienda, mentre altri prodotti saranno venduti come opzioni. Advanced
Decision Support e Metacube, ad esempio, saranno indirizzati a clienti di
data warehouse, includendo anche tool Olap. L’opzione Extended Parallel
Server, invece, includerà funzionalità dell’attuale Xps e si rivolgerà
alle
applicazioni high-end. Più importante il "pacchetto" Universal Data, nel
quale stanno i datablade dell’Universal Server e le opzioni Web. Questo
schema porterà a un prodotto di base posizionato, in partenza, a un prezzo
di circa 1.500 dollari. Resta il fatto che Xps continuerà a essere un
prodotto separato e che Universal Server rimane basato su una vecchia
edizione di Dynamic Server. Non sarà toccato, per ora il codice.
L’integrazione si completerà il prossimo anno.

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