Ancora pesante il digital divide rurale

Lo sostengono Cia, Agia e Cittadinanzattiva che, pubblicando i risultati di un’indagine congiunta, evidenziano come solamente il 17% della popolazione residente in campagna sia oggi in grado di collegarsi ad Internet in modalità broadband.

Le aree rurali del nostro Paese sono ancor’oggi gravemente interessate dal problema del “digital divide”,
quel divario digitale che impedisce l’accesso alla Rete utilizzando
tecnologie a banda larga. Lo sostengono Cia, Agia e Cittadinanzattiva
che, pubblicando i risultati di un’indagine congiunta, evidenziano come
solamente il 17% della popolazione residente in campagna sia oggi in grado di collegarsi ad Internet in modalità broadband.
Un
gap estremamente marcato se paragonato con l’89% degli abitanti delle
aree urbane che possono contare su connessioni dati stabili e di
qualità; un divario che pesa largamente sulle aziende agricole,
soprattutto su quelle del Mezzogiorno. Le aziende del settore che
possono fruire di connettività a banda larga sarebbero appena 61.000,
pari al 3,8% del totale (10,9% nel nord-ovest; 8,1% nel nord-est; 2%
nelle isole e 1,3% al sud).

Secondo Cia, Agia e
Cittadinanzattiva, il ritardo accumulato dal governo nell’attuazione dei
provvedimenti fissati nell’Agenda digitale non sarebbe stato certo
d’aiuto. I costi della burocrazia per le imprese agricole vengono
infatti valutati in circa 4 miliardi di euro l’anno.

Nelle aree
non coperte dalla tecnologia ADSL né, tanto meno, da altre reti cablate a
banda larga (i.e. fibra ottica), il consiglio è sempre quello di
verificare la presenza, sul territorio, di operatori che offrano connettività broadband in modalità wireless.
Attraverso
l’installazione di un’antenna esterna, sulla propria abitazione o sulla
sede dell’azienda, a condizione che vi sia visibilità ottica senza
ostacoli, si possono inviare e ricevere dati ad alta velocità. L’antenna
dovrà essere puntata verso la base station del provider Internet col quale si è stipulato un contratto.
Diverse le modalità tecnologiche per lo scambio dei dati: HiperLAN e WiMAX permetteranno di ottenere le migliori prestazioni.
Oltre
ai nomi più noti quali NGI EOLO, Linkem, Retelit, Freemax, Mandarin,
Aria è importante ricordare che in Italia operano decine di aziende che
mettono a disposizione servizi a banda larga in modalità wireless,
soprattutto mediante tecnologia HiperLAN. Si tratta di realtà più
piccole che comunque, generalmente, offrono un servizio efficiente.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome