Ancora a due cifre i pc in Italia

Secondo gli ultimi dati presentati da Gartner e relativi al nostro mercato, il comparto pc mette a segno nel terzo trimestre una crescita del 16,1%.

Secondo i dati resi noti da Gartner nella giornata di ieri, il mercato
italiano dei pc nel terzo trimestre dell’anno ha registrato un incremento del
16,1% rispetto al pari periodo dell’anno precedente, raggiungendo il tetto delle
954.275 unità, laddove nel 2005 si era fermato a 822.274 pezzi.

La classifica aggregata, che vede dunque riuniti sia i dati relativi alle vendite di notebook sia alle vendite di desktop, sia presso l’utenza consumer sia presso quella professionale, assegna a Hewlett Packard il titolo di primo fornitore, con 235.627 unità vendute, in crescita del 12,8% sull’anno precedente, pari a una share del 24,7%.
La seconda posizione spetta ad Acer, con 201.562 pezzi, corrispondenti a una share del 21,1% e in crescita del 24,7% rispetto all’anno precedente.
Distanze nettissime tra le due capolista e gli inseguitori.
La terza posizione di Toshiba corrisponde in fatti a poco più di 65.000 pezzi, in crescita sì del 71,8%, ma corrispondenti a più esiguo 6,8% di share.
Similmente Olidata, con 54.600 unità, registra sì un incremento di oltre il 147% sul 2005, ma si ferma al di sotto del 6% del mercato.
Quinto posto per Fujitsu Siemens, , seguita da Dell, Nec, Lenovo. Asus e Apple, oltre alla tradizionale pletora di altri fornitori, che tutti insieme si aggiudicano il 19,4% del mercato.

Complessivamente, i desktop rappresentano ancora circa 469.500 unità, pari al 49,2% del mercato, con una crescita del 6,5% sul 2005.
Più consistente, ma non è una novità, l’incremento dei notebook, che si fermano poco sopra le 484.800 unità, pari al 50,8% del mercato e pari soprattutto a una crescita superiore al 27% rispetto al precedente anno.
Quanto ai mercati, il professional copre ancora il 65,3% della domanda, con un crescita del 16,9%: in concreto sono 622.743 pezzi.
I restanti 331.500 vanno al consumer: sono il
34,7% dell’intero comparto, con una crescita del 14,6%.

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