
Ma le aziende di telecomunicazioni sono preoccupate per l’aumento dei costi. Il rischio per il Wi-fi in Italia
La paura terrorismo spinge l’Unione europea verso il controllo di telefonate
ed e-mail. I ministri della Ue hanno discusso progetti per
registrare e archiviare telefonate, e-mail e navigazioni
Internet per aiutare la polizia nella lotta al terrorismo. La Gran Bretagna,
presidente di turno della Ue, si augura che un accordo venga raggiunto il mese
prossimo. Il Segretario di stato britannico Charles Clarke si è detto fiducioso
che il blocco di 25 paesi raggiungerà a ottobre – quando i ministri si
incontreranno di nuovo- un accordo sulla possibilità di conservare le
registrazioni delle conversazioni telematiche per 12 mesi. Il
provvedimento deve fare fronte però all’opposizione dei sostenitori della
privacy e delle società di telecomunicazioni, grandi gruppi e piccoli provider,
preoccupati dell’aumento dei costi.
Il ministro della Giustizia tedesco Brigitte Zypries, infatti, ha detto che
le aziende di telecomunicazione nel suo paese sono preoccupate. “L’industria sosterrà che è lo stato che deve assumersi i costi”, ha detto ai giornalisti.
In Italia però non sta andando in questo modo. Il recente decreto introdotto dopo i fatti terroristici di Londra prevede che “con esclusione, dei contenuti delle comunicazioni” il traffico telefonico e telematico, non può essere
cancellato fino al 31 dicembre 2007. I costi della conservazione del
traffico ricadono però sulle società di telecomunicazioni e non
certo sulle esauste casse statali.
In più è prevista una apposita licenza di
polizia rilasciata dal Questore per gli esercizi pubblici e per i circoli
privati dove vi siano terminali Internet a disposizione del pubblico.
Dopo il varo del decreto, rispetto al quale i provider hanno
ancora un po’ di tempo per adeguarsi, è circolata la voce non confermata che
Tin.it fosse in procinto di sospendere il servizio relativo ai punti di accesso
Wi-fi. Che il problema sia molto sentito lo confermano anche gli operatori
intervistati da Punto Informatico che parlano di una trattativa con la polizia
postale per raggiungere un punto di accordo sostenibile dalle aziende. Il
rischio è che alla fine paghi soprattutto il nascente settore dei
Wi-fi.