Anche la Bocconi entra nel W3C

Il Consorzio Mondiale del World Wide Web conta oggi su un nuovo membro, il 7° attivo in Italia. Ma sono oltre 500 le organizzazioni che, in tutto il mondo, vi aderiscono

Dopo Cnr, Csp, Presidenza del Consiglio dei
Ministri, Università di Bologna, Università di Pisa e Telecom Italia,
l’Università Luigi Bocconi porta a sette il numero di organizzazioni
entrate a far parte del W3C in Italia. Si tratta del Consorzio Mondiale del
World Wide Web che, con oltre 500 membri attivi tra aziende, istituti di ricerca
ed enti governativi, si propone di guidare l’evoluzione dell’universo
Internet.
Il tutto evitando frammentazioni e scelte proprietarie, ma
soprattutto mantenendo la piena interoperabilità. Tra i principali obiettivi del
W3C, non a caso, spicca la volontà di rendere disponibili all’intera comunità i
benefici derivanti dal Web, indipendentemente dai diversi hardware, software,
infrastrutture di rete, lingua, cultura, posizione geografica, ma anche abilità
fisica o mentale.
Avendo come leit motive del proprio operato, l’accesso
universale, il Consorzio non poteva che aprire la membership a qualsiasi tipo di
organizzazione, siano esse commerciali, educational o governative. I membri del
W3C possono inoltre essere organizzazioni profit o no-profit, ma anche
istituzioni formate da più membri. In questo caso, però i benefici sono
applicati solo allo staff e al personale di queste organizzazioni, non a quello
dei loro membri.
Come membro del Consorzio Mondiale del World Wide Web,
l’Università Bocconi gode oggi di un posto nell’Advisory Committee W3C, il
collegamento ufficiale tra l’Organizzazione entrante e il Consorzio stesso.
Questo, naturalmente, conferisce a organismi come l’università milanese appena
citata il diritto di voto sulle nuove attività e sulle Proposed Recommendation
al vaglio dell’intera comunità. Gli ulteriori vantaggi sono, evidentemente,
l’accesso al sito Web nella sezione dedicata ai membri, e la ricezione
automatica di notiziari che includono aggiornamenti sulle attività W3C, ma anche
incontri, workshop e conferenze.


 

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