Anche i rivenditori pensano all’innovazione

La crescita vista dai dealer In questo nuovo sondaggio realizzato da Computer Dealer&Var su oltre 200 rivenditori abbiamo cercato di capire quali sono le azioni intraprese per incrementare il proprio business. Ricordiamo che tutte le risposte sono mult …

La crescita vista dai dealer
In questo nuovo sondaggio realizzato da Computer Dealer&Var su oltre 200 rivenditori abbiamo cercato di capire quali sono le azioni intraprese per incrementare il proprio business. Ricordiamo che tutte le risposte sono multiple, ovvero il rivenditore poteva indicare una o più opzioni. La risposta più gettonata e, forse la più scontata, riguarda l’acquisizione di nuovi clienti, scelta dal 69,7% dei rispondenti, seguita dalla fidelizzazione del parco clienti indicata dal 63,4%. Seguono, seppur con una netta distanza (38% di chi ha risposto), gli investimenti in formazione, un segnale di serietà e impegno.

Migliorare le performance
Qualità del servizio e politiche commerciali appropriate sembrano essere i due fattori che potrebbero migliorare le performance dei rivenditori nei confronti del mercato. Soluzioni e prodotti passano, invece, in secondo piano secondo i rivenditori che hanno partecipato al sondaggio. Del resto, si sa, non è l’offerta di prodotto a garantire un vantaggio competitivo, vista l’ampia
scelta, sufficientemente omologata, dei prodotti It oggi in commercio. Ancora una volta, invece, non si può prescindere dal servizio, dalle competenze e dalle strategie: qui si gioca la partita.

Le criticità per i rivenditori
Interessante è il confronto tra ciò che i rivenditori prevedono di migliorare e ciò che, invece, resta un punto critico della propria organizzazione.
Per quanto riguarda la forza commerciale, il 59,2% dei rispondenti sostiene che questo sia un elemento in cui è prevedibile un miglioramento, mentre il 37% lo considera un problema. Il 51,8% pensa di incrementare le proprie competenze tecniche e solo il 3,7% dice che questo è un elemento di criticità.
Tra i punti critici risulta la capacità finanziaria, indicata dal 33,3% del campione di riferimento.

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