Dal figlio del co-fondatore della società un altro no alla fusione
Dopo Walter Hewlett anche David Packard, figlio del co-fondatore di Hewlett Packard, rifiuta la sua approvazione al merge tra Hp e Compaq. E, quel che è peggio, anche dalla Fondazione David e Lucile Packard, che detiene una quota superiore al 10% delle azioni Hp, potrebbe venire un voto negativo.
Se così fosse, gli eredi dei fondatori rappresenterebbero con il loro “no” una quota del 15%, non sufficiente a far fallire l’operazione, ma bastanti a mettere in serio predicato la figura e il ruolo di Carly Fiorina. Va detto, comunque, che la fondazione non ha ancora fatto dichiarazione pubblica di voto, né è così probabile che la faccia.