Anche Hp nella spirale dei tagli

Cresce il numero di aziende It che, non raggiungendo i preventivati obiettivi di bilancio, decidono di intervenire sull’organico. Ultima in ordine di tempo e Hewlett-Packard, che provvedera al licenziamento di 3mila persone.

Il trend negativo del settore informatico, soprattutto negli Usa, ha
colpito anche Hewlett-Packard, la quale ha annunciato che il proprio
secondo trimestre si chiuderà con utili e fatturato inferiori alle
previsioni. I primi, in particolare, si attesteranno fra i 13 e i 17
cent per azione, un crollo rispetto ai 44 cent di un anno fa, ma
anche rispetto ai 35 stimati dagli analisti di Wall Street. Il giro
d’affari, invece, sarà fra il 2 e il 4% più basso degli 11,9 miliardi
di dollari registrati nel trimestre precedente. Siamo anche qui
abbastanza al di sotto dei 12,19 miliardi previsti.
Allineandosi a una tendenza comune in questo periodo, anche Hp ha
annunciato, in conseguenza di questi cattivi risultati, di voler
licenziare circa 3mila persone, perlopiù collocate nella fascia
medio-alta della gerarchia aziendale. Ulteriori misure di riduzione
dei costi saranno comunicate più avanti.
Secondo il Ceo della società, Carly Fiorina, l’andamento
dell’economia è stato peggiore di quanto fosse possibile preventivare
solo pochi mesi addietro. Ad agire negativamente, in particolare,
sarebbero state le spese nell’area consumer e una generale
rallentamento che dagli Usa si starebbe propagando anche in Europa.
Un calo del business derivante dal canale e la crescente pressione
sui prezzi completano l’analisi della congiuntura negativa. Unico
elemento contrastante sarebbe il business enterprise, destinato a
crescere, seppur leggermente, rispetto al trimestre precedente.

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