Anche Ericsson coinvolta nell’onda negativa

In questa fase di grande incertezza finanziaria, fioccano gli avvisi di previsioni di risultati inferiori alle attese. L’ultima della lista è Ericsson, la quale ha comunicato ai mercati che le vendite del proprio primo trimestre saranno "pi …

In questa fase di grande incertezza finanziaria, fioccano gli avvisi
di previsioni di risultati inferiori alle attese. L’ultima della
lista è Ericsson, la quale ha comunicato ai mercati che le vendite
del proprio primo trimestre saranno "piatte o leggermente
inferiori"
a quelle dello stesso periodo di un anno fa.
L’iniziale previsione, invece, era di una crescita del 15%. Peggio
andranno le cose per i profitti, che dovevano essere nulli a causa di
preventivati investimenti in ricerca & sviluppo e nelle comunicazioni
di terza generazione, ma che, invece, si tramuteranno verosimilmente
in una perdita tra i 4 e i 5 miliardi di corone svedesi. Già nei
giorni scorsi, si erano avuti segnali negativi, legati al fatto che
l’azienda aveva deciso di delegare in outsourcing la produzione dei
telefoni, per concentrarsi sulla più lucrativa gestione delle
infrastrutture di rete.
Ericsson ha attribuito questa correzione con la contrazione della
domanda negli Usa, il ritardo degli investimenti in Europa, minori
introiti dagli operatori, alti livelli di magazzino nella
distribuzione e una continua pressione sui prezzi.

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