I guadagni del quarto trimestre non saranno pari alle attese e alleprevisioni. Colpa di Intel, che fa fatica a consegnare i processori e leschede. Ma anche di un mercato incerto e mutevole.
Nemmeno Dell si è salvata, stavolta, dalle incertezze e le fluttuazioni de
l
mercato pc. L’azienda che più di ogni altra ha segnato l’andamento del
settore negli ultimi due anni, con tassi di crescita impressionanti e un
modello di vendita che si è poi esteso a molti altri big, ha dovuto
rivedere al ribasso le proprie cifre relative al quarto trimestre, che si
chiuderà alla fine di gennaio. Due le ragioni evidenziate dal costruttore
per questa frenata. Da un lato mancano i componenti, a cominciare da quelli
che dovrebbe fornire Intel (Pentium III e Celeron) e questo ha impedito a
un’azienda che lavora senza scorte di soddisfare la domanda nel momento di
maggior bisogno, ovvero durante le feste natalizie. Dall’altro, i clienti
aziendali di maggior peso hanno inaspettatamente ritardato l’invio degli
ordini, perché troppo preoccupati di risolvere il problema dell’Anno 2000.
Questi due fattori hanno causato, secondo Dell, una perdita per mancata
vendita di 800 milioni di dollari. Così, ora l’azienda si aspetta di avere
430 milioni di dollari di utile nel quarto trimestre, che equivalgono a 15
cent per azioni, mentre la previsione iniziale era di 21 cent. Il fatturato
dovrebbe raggiungere i 6,7 miliardi di dollari e l’incremento in volume
sarà all’incirca del 30%. Non sono certo cifre da dramma, ma il mercato
borsistico ha subito reagito male, aggravando il malcontento dei dirigenti
Dell.
La carenza di chip si è fatta sentire sul lato consumer, ma soprattutto su
quello professionale, perché ha riguardato soprattutto i nuovi Pentium III
a 800 MHz, destinati alle macchine con i maggiori margini.