Amendolistan

Ormai siamo la terra delle promozioni a lunga gittata. Ovviamente sulla cosa più irrinunciabile del mondo: il pizzo a tombolo.

Tre (3) ha lanciato una promozione aggressiva per i clienti Tim e
Vodafone.
Ve ne sarete accorti: è li, in mezzo al gregge, coi contadini
toscani travestiti da pecorai meridionali e pertanto da doppiare.
A chi
telefonista normale Vodafone (anzi, Omnitel, per i nostalgici) e Tim passa a Tre
(3) entro la fine del mese viene offerta A) la possibilità di mantenere il
proprio numero, B) a una ricarica da 9mila euro da utilizzare fino al 2020.

Capito bene: le cifre sono 9mila e 2020.
Cifre da far girare la testa
anche agli analisti, avvezzi con panoramiche temporali di lunga gittata, ma, per
decenza, mai spintisi così in la.
E non è tutto: da settembre i
trasmigratori che effettueranno una ricarica di 20 euro effettivi entro il 15 di
ogni mese, riceveranno una ricarica da 50 euro da spendere entro lo stesso mese
per chiamate e videochiamate.
Cifre più umane, ma incrociate come un pizzo a
tombolo, roba che per maneggiarle con cura ci vuole un analista di piazza affari
o un sistema di business intelligence.
Strumento che avranno utilizzato
senz’altro i responsabili di Tre (3). E questa è una buona notizia: la business
intelligence serve a qualcosa, nel senso che c’è chi la usa e dà mostra di
averlo fatto. La notizia meno buona è che per tenere dietro queste promozioni,
che sono come le ciliegie, una tira l’altra e vista la reazione di Vodafone
(Omnitel, per i nostalgici) e Tim, anche l’utente avrebbe bisogno della business
intelligence per capire cosa deve fare.
E non è una battuta retorica.
A
meno di non voler, la sera, in luogo di videotelefonare, dedicarsi veramente al
pizzo a tombolo.
C’è chi ci fa un pensierino.

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