Amd e Transmeta alleate contro Intel

Nessuna delle due smentisce i colloqui intercorsi, ma gli argomenti di discussione non trapelano. Gli analisti ipotizzano un’acquisizione da parte di Amd o un possibile scambio di conoscenze tecnologiche. Intanto Toshiba dichiara che le otto ore di autono

Nuvole in vista per Intel. Ripetute voci non confermate dichiarano
possibili scambi di tecnologia tra le due maggiori rivali della
società. Un portavoce di Transmeta ha affermato di non poter
commentare il fatto, senza però smentire il tavolo delle trattative.
In realtà sono tante le possibilità che le due società possono
prendere in considerazione. Amd, per esempio, può valutare
l’acquisizione di Transmeta o limitarsi a uno scambio di competenze
tecnologiche, ma può anche proporre i propri stabilimenti per una
maggiore capacità produttiva dei chip Crusoe. Al centro del dibattito
è, comunque, certamente il nuovo software di Transmeta capace di
limitare il consumo di potenza dei processori. Acquistare la società,
per impossessarsi di questa tecnologia può però dimostrasi una
operazione economicamente pesante per Amd. La società sta, infatti,
per quotarsi e conta di raccogliere 200 milioni di dollari. Al di là
del costo, è chiaro, però, che Trasmeta può davvero aiutare la
società di Sunnyvale ad aumentare la velocità di clock dei suoi
processori, supportandola nella corsa al podio del chip a più alta
frequenza. Quasi improbabile sembra, invece, la possibilità della
produzione di Crusoe negli stabilimenti di Amd, anche se l’alleanza
può rivelarsi in qualche modo utile a Transmeta in momenti difficili.
A Dresden, in Germania, Amd dispone, infatti, di una struttura cui la
società può appoggiarsi per aumentare la produzione del chip quando
richiesto. Nel contempo, Toshiba, uno degli investitori di Transmeta,
è intervenuta nella discussione del rendimento di Crusoe, limitando
le dichiarazione fatte dal suo produttore. Secondo il costruttore
giapponese l’uso di questo processore non garantisce le otto ore di
autonomia, ma può arrivare a incrementare la durata delle batterie
dei notebook dal 30 al 40%, un risultato limitato, che non l’ha
convinta a installare il chip nei suoi prodotti. Anche per i
prototipi ultraleggeri, infatti, Toshiba sta continuando a usare
Intel. A queste osservazioni Transmeta ha risposto affermando che i
tentativi fatti dalla società giapponese sono stati effettuati su una
classe sbagliata di portatili. Crusoe è stato, infatti, realizzato
per essere integrato in prodotti disponibili dal quarto trimestre di
quest’anno.

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