Amazon cancella il 15% dei posti di lavoro e i sindacati contestano

Dopo aver registrato un quarto trimestre in perdita di 90 milioni di dollari, Amazon sta riducendo l’organico del 15%, chiudendo due centri negli Stati Uniti e licenziando 1.300 lavoratori. Secondo il Ceo della società, la scelta è stata …

Dopo aver registrato un quarto trimestre in perdita di 90 milioni di
dollari, Amazon sta riducendo l’organico del 15%, chiudendo due
centri negli Stati Uniti e licenziando 1.300 lavoratori. Secondo il
Ceo della società, la scelta è stata dettata dalla maggiore
possibilità di tornare in profitto per il quarto trimestre del 2001.
I sindacati e parte del personale di Amazon.com contestano la misura
e affermano che l’operazione tocca principalmente settori di impresa
che stavano tentando di creare una sezione sindacale. Proprio le 400
persone del servizio clienti di Seattle, oggetto della riduzione dei
posti di lavoro, stavano dando avvio, infatti, a una sezione
sindacale in grado di contrattare salario, carico di lavoro e stock
option, voce su cui c’erano accordi precedenti al crollo. In base a
quanto affermato dalla società, Amazon bloccherà un centro di
distribuzione in Georgia e il centro per il customer care di Seattle.
Inoltre, il centro di distribuzione di Seattle opererà su base
stagionale. Il risultato, che ha causato queste dismissioni, è stata
la perdita netta di 90,4 milioni di dollari nel quarto trimestre
2000; nello stesso periodo dell’anno precedente era stata di 184,9.

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