Alti volumi di stampa, a colori

Big Blue fa consorzio per velocizzare la stampa d’impresa

Ibm è a capo di un consorzio (l’Afp Color Consortium) creato, invero, nel 2004, che ora ha pubblicato uno standard architetturale aperto per realizzare la nuova generazione di stampanti ad alta velocità per le grandi imprese.


Si tratta di sistemi di stampa a colori destinati, generalmente, a trattare estratti conto, certificati e alto genere dei documentazione realizzata in grandi volumi, quindi di dispositivi utilizzati da enti pubblici, banche o aziende del comparto utilità, per le quali la produzione del maggior volume di documentazione in tempi ristretti sta diventando un fattore operativo critico.


Realtà, anche, che generalmente hanno condotto e conducono queste operazioni utilizzando sistemi di stampa monocromatici e per le quali la produzione a colori in tempi contenuti rappresenterebbe una novità.


Scopo del consorzio (di cui fanno parte anche Kodak, Lexmark, Oce e Xerox, ma a cui non partecipa Hp, che ha un proprio sistema) è di creare un’architettura che abiliti gli utenti a sviluppare applicazioni di stampa in maniera indipendente e che possano consentire la realizzazione di lavori sia su scala di grigi, sia a colori.


Le prime stampanti dotate dell’architettura aperta, risalente all’Advanced Function Presentation, saranno disponibili nel giro di due anni.

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