Alti e bassi giudiziari per Cyrix

La diatriba sull’utilizzo del suffisso Mmx per i processori di nuova generazione fra Intel e Cyrix si è conclusa molto rapidamente, con la decisione da parte del leader mondiale del settore di concedere al rivale la possibilità di usare l …

La diatriba sull’utilizzo del suffisso Mmx per i processori di nuova
generazione fra Intel e Cyrix si è conclusa molto rapidamente, con la
decisione da parte del leader mondiale del settore di concedere al rivale
la possibilità di usare la dicitura a fianco del nuovo M2 di imminente
rilascio, purché venga riconosciuto che si tratta di un marchio depositato
di Intel. Lo stesso tipo di accordo non sarà valido per i K6 di Amd, altro
contendente in materia, perché il costruttore non intende recedere dalla
convisizione di voler considerare di pubblico dominio la dicitura Mmx.
Per Cyrix arriva però anche una brutta notizia, sempre sul fronte legale.
Creative Technology, infatti, ha ottenuto da una corte della California
l’ingiunzione al ritiro dal mercato dei processori MediaGx. Cyrix, infatti,
avrebbe dichiarato la totale compatibilità fra il suo chip integrato
multimediale e la scehda Sound Blaster senza che ciò corrispondesse a
totale verità e, inoltre, avrebbe illecitamente distribuito via Web il
software di Creative.

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