Alpha-Intel: il giorno dopo

Per ora i diretti interessati non confermano ne smentiscono trattative in corso.

Intel sta per acquistare da Digital la tecnologia Alpha? Per ora, alla
"bomba" del Wall Street Journal (si veda Linea EDP On Line del 7/10)
nessuno risponde direttamente. I due costruttori interessati procedono
ciascuno per la propria strada, ma dalla Rete trapelano altre indiscrezioni
sul possibile clamoroso accordo. Secondo il Financial Times, infatti, Intel
starebbe quantomeno trattando l’acquisto dello stabilimento Dec di Hudson,
nel Massachusetts, per il quale sarebbe disponibile a pagare una cifra di
650 milioni di dollari. Nella fabbrica, effettivamente, si realizzano i
chip Alpha, ma Intel si limiterebbe a produrli per Digital, a condizioni di
vendita particolarmente favorevoli. Nell’intesa, sarebbe compreso anche una
composizione della vertenza sui brevetti lanciata da Dec e si potrebbe,
anzi, arrivare a un più complesso accordo di licensing. In tal modo, Intel
recupererebbe un cliente storico e acquisirebbe nuova capacità produttiva,
mentre Digital ne ricaverebbe una salutare iniezione di capitali freschi.
Intanto, per Intel si prepara una nuova lista di adesioni alla
combinazione fra processore Risc i960 e architettura I2O, nata per
consentire file transfer diretti fra hard disk e gateway Internet. Il
miglioramento in prestazioni deriva dalla maggiore "leggerezza" della Cpu.
Compaq, Ibm, Hp, Nec, Acer, Ast e Dell sono fra le aziende che annunceranno
l’integrazione dell’architettura nelle proprie macchine nei prossimi tre
mesi.
Digital, invece, ha introdotto sul mercato nuovi modelli di AlphaServer,
pensati soprattutto per applicazioni business (paghe, resource planning e
simili) e di tipo Internet. Il prezzo al pubblico parte da 174.900 dollari.
Più avanti, è atteso anche il rilascio di una nuova versione di Digital
Unix.

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