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All’università con iPhone e iPad

Sono tanti i momenti della vita in cui il telefono e il tablet di Apple possono aiutarci: tra questi ci sono anche gli studi universitari. iPhone e iPad possono essere impiegati nella gestione dei numerosi impegni dettati dalle lezioni, per gli appunti in aula o mentre stiamo studiando, per le ricerche e l’organizzazione dei materiali. I nostri dispositivi non si sostituiscono a libri e lezioni, ma possono sicuramente esserci di supporto nella gestione delle risorse e nell’apprendimento, facendoci risparmiare tempo, carta e grattacapi.

Il mondo dell’università fa da anni uso dei mezzi informatici e telematici, ma non in modo univoco e coerente, e di conseguenza è impossibile tracciare una guida universalmente valida che coinvolga tutti gli aspetti dello studio. In queste pagine andiamo a consigliare alcune App e strumenti utili per far fronte ad alcune esigenze o problematiche comuni, tenendo conto sia delle preferenze personali sia delle diverse situazioni che ci si può trovare ad affrontare: spesso ad esempio chi frequenta una facoltà umanistica avrà di fronte un mondo piuttosto diverso da quello che si incontra frequentando un corso di laurea scientifico.

In modo particolare iPhone e iPad, ma anche l’iPod touch, possono diventare un ricettacolo per appunti, lezioni, orari, dispense e quant’altro ci possa far comodo avere a portata di mano, riducendo il carico di carta da portarci dietro, facilitando la consultazione e venendo incontro alle esigenze di immediatezza nell’acquisire e condividere i materiali di studio. Da notare che molti di questi consigli e strumenti, sopratutto quelli che riguardano gli appunti a lezione, risulteranno utili anche a chi non frequenta l’università ma si trova in situazioni dai meccanismi analoghi, come riunioni, conferenze, corsi di formazione e di aggiornamento.

Organizzare le giornate
Che lezioni abbiamo domani? A che ora cominciano? E quand’è che avremo po’ di tempo libero per passare in segreteria o in biblioteca? Il calendario di sistema di iOS sull’iPhone o sull’iPad è di suo già uno strumento utile per avere sempre sotto controllo gli impegni della giornata e i momenti liberi. Basta creare un nuovo calendario e inserire gli orari dei corsi, le aule e le note, vedendo subito eventuali sovrapposizioni di impegni, anche con quanto presente negli altri calendari. E grazie alla sincronizzazione dei dati via iCloud potremo inoltre consultare e modificare i dati non solo dai dispositivi iOS ma anche dal Macintosh oppure da un Pc con Firefox o Internet Explorer andando su www.icloud.com.

Peccato però che la visualizzazione di molti impegni sullo schermo dell’iPhone non sia granché, e se non si possiede un iPhone 5 non si riuscirà nemmeno ad avere un colpo d’occhio da lunedì a venerdì. Fortunatamente l’App Store contiene diverse App calendario alternative che offrono una vista più completa degli impegni. Altamente consigliate sono Calendars by Readdle (universale, gratuita) e la sua controparte a pagamento Calendars+ by Readdle (5,99 euro). Entrambe ci offrono un quadro completo della settimana feriale con l’iPhone in modalità sia ritratto sia panorama e supportano anche Google Calendar, per chi preferisce creare un calendario sul servizio di Google, più facile da usare su piattaforme “mobile” non di Apple.

Molto buona è anche Calvetica Calendar (universale, 4,49 euro). In modalità ritratto troviamo diverse viste ben congegnate del calendario con il mese e l’elenco di impegni con dovizia di dettagli. La vista in modalità panorama mostra ben sette giorni di impegni anche su un iPhone con schermo da 3,5”, sebbene le scritte – non ridimensionabili – possano risultare un po’ piccole.

Estremamente potente e versatile è iStudiez Pro (2,69 euro): è sia per iPhone che iPad e ha una versione limitata di prova iStudiez Lite, gratuita. Il suo punto di forza è la maggiore flessibilità nell’inserimento delle date dei corsi rispetto al calendario di sistema. Possiamo specificare lezioni che si ripetono allo stesso orario per due o tre giorni alla settimana, e stabilire un inizio e una fine dei corsi e momenti di pausa. Questo ci permette di inserire solo il primo o il secondo semestre e non lavorare sempre su una improbabile base annuale, come nell’App di Apple, e di specificare interruzioni per vacanze, assenze dei docenti o sessioni di esami. Tra le altre funzioni utili di iStudiez c’è l’inserimento della data degli esami e anche il registrare il relativo voto per calcolare autonomamente la media. Del software esiste una versione Pro anche per Mac (8,99 euro) con cui si possono sincronizzare e gestire i dati dal portatile o da casa.
Un approccio diverso può essere l’utilizzo di App che invece di un calendario offrono una tabella settimanale da compilare. Per chi usa l’iPad consigliamo OrarioLezioni (universale e gratuita). È localizzata in italiano e offre una lavagna virtuale con una griglia per le fasce orarie (modificabile) in cui inserire le lezioni. Possiamo differenziare i corsi usando colori diversi, fare annotazioni e tramite un acquisto in-App si possono disattivare le pubblicità e sbloccare un registratore audio incorporato. Decisamente più spartana ma ottimizzata per lo schermo ridotto dell’iPhone è invece Orario delle Lezioni (universale, gratuita ma con pubblicità non rimovibile). La tabella delle lezioni mostra dieci ore e un paio di giorni e oltre a sfogliare la tabella si può attivare la visualizzazione “Orario in 3D” con schede a tutto schermo per ogni giornata ed effetti di transizione. L’App incorpora un registratore audio gratuito ma molto semplice.

Prendere appunti
Prendere appunti durante una lezione è il primo passo per l’apprendimento e quindi qualcosa di molto personale. C’è chi preferisce segnarsi solo parole chiave, chi traccia schemi, chi riporta il discorso in maniera quasi stenografica, chi registra, chi copia la lavagna. A influenzare queste scelte è anche lo stile adottato dal professore e gli eventuali materiali messi a disposizione prima o dopo. Si va infatti dalla lezione in cui l’insegnante espone l’argomento, tuttalpiù aiutandosi scrivendo o disegnando su una lavagna, a quella in cui ci si avvale di presentazioni multimediali proiettate. Inoltre, c’è il professore che fa direttamente riferimento a libri di testo, quello che rimanda a dispense e quello che invece fornisce la presentazione proiettata in aula. Laddove molti docenti universitari lasciano ancora plichi di fogli in copisteria, si va diffondendo sempre più l’uso di passare direttamente il file della lezione inviandolo per e-mail o mettendolo a disposizione su web, magari sul sito istituzionale dell’università. Vediamo come iPad e iPhone possono aiutarci in queste situazioni, magari diminuendo la quantità di carta utilizzata, il peso da portare in giro, e rendendo più facile consultare, organizzare e condividere i materiali di studio.

Chi preferisce digitare mentre ascolta la spiegazione, magari perché ha una buona impostazione e riesce a dattilografare velocemente, ha due opzioni: attrezzarsi con una tastiera esterna o usare quella virtuale dell’iPad. Nel primo caso, sul mercato sono presenti tante tastiere che si collegano via bluetooth. La prima scelta va all’ottima tastiera Apple Wireless Keyboard (70 euro), pensata per i Mac ma compatibile anche con i dispositivi iOS, da tenere sulle ginocchia o sul banco, magari con la Origami Workstation di Incase (29,95 euro), comoda custodia per la tastiera stessa che fa anche da supporto al nostro dispositivo. Seppur compatta, questa tastiera ha i tasti di dimensioni normali: è comoda per scrivere, ma un po’ ingombrante da portare in giro secondo alcuni. Per chi vuole risparmiare spazio in borsa sarà meglio orientarsi su di una tastiera ridotta, magari integrata con la custodia nel caso dell’iPad: le proposte di Logitech, in particolare la Solar Keyboard Folio (129,88 euro), ci sono sembrate quelle con un miglior compromesso tra ingombro ed ergonomia.

Se digitare abbastanza velocemente sulla tastiera virtuale dell’iPhone è faticoso e non proprio adatto alle dita di tutti, sull’iPad l’operazione diventa decisamente più fattibile. Spesso è sufficiente una custodia che inclini leggermente il tablet per trovare la posizione giusta, come la iPad Smart Cover di Apple (39 euro) (anche se quella dell’iPad mini in questo senso ci ha convinto poco). Può fare la differenza un’App pensata per scrivere e che abbia una striscia di pulsanti aggiuntivi che ci faciliti il compito, ad esempio con tasti cursore, annulla, punteggiatura o perfino accentate in prima battuta. Ad esempio, Nebulous Notes (universale, 4,49 euro) ha il supplemento alla tastiera completamente personalizzabile. Altre funzioni utili incluse sono l’integrazione con Dropbox, che ci permette di salvare automaticamente i nostri appunti online in presenza di connessione ad internet, e la ricerca all’interno di tutti i file di testo.

Ovviamente, queste soluzioni tornano utili anche nel momento in cui dobbiamo produrre testi, che sia una ricerca da presentare al professore o i capitoli della nostra tesi di laurea.

Chi preferisce scrivere a mano libera, magari per fare schemi e aggiungere schizzi o formule, deve tener conto che la velocità di esecuzione è il problema principale nel prendere appunti in questo modo su iPad e iPhone invece che su carta. Attrezzarsi con una penna capacitiva aiuterà tantissimo nell’ottenere un segno più preciso e leggibile nonché più veloce, ma ci sono anche App con funzioni che ci agevolano. Notability (solo per iPad, 1,79 euro) ad esempio presenta un sistema di ingrandimento e avanzamento automatico che rende agevole scrivere in corsivo. Non è l’unica ad averlo, ma in combinazione con un ottimo tratto, una discreta immediatezza d’uso e vari altri strumenti, risulta una delle App migliori per questo scopo. Oltre a creare documenti ex novo, Notability è anche in grado di importare file RTF che potremo modificare, e PDF che potremo annotare sia a mano libera che inserendo appunti digitati, immagini o anche audio.


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