Allied Telesyn investe nei router

Allied Telesyn International (Ati) è in procinto di acquistare Teltrend, u n produttore di router appartenente al gruppo inglese Securicom. L’operazione è in stato avanzato di finalizzazione, anche se non ancora conclusa. Di fatto le due …

Allied Telesyn International (Ati) è in procinto di acquistare Teltrend, u
n
produttore di router appartenente al gruppo inglese Securicom.
L’operazione è in stato avanzato di finalizzazione, anche se non ancora
conclusa. Di fatto le due società già collaborano da poco più di un an
no.
Teltrend, infatti, produce parte dei propri dispositivi in uno stabilimento
asiatico che lavora anche per conto di Ati, a cui sono piaciuti dei modelli
di router Isdn particolarmente indicati per il mercato europeo. L’accordo
è
stato fortemente caldeggiato dalla filiale italiana, capitanata da
Francesco Stramezzi, oggi general manager europeo.
L’intesa per l’acquisizione è nata dalla volontà da parte di Securicom d
i
liberarsi di un business marginale per loro (di fatto i router venivano
prodotto quasi esclusivamente a uso interno), mentre per Ati si è subito
prospettata la possibilità di espandere il proprio portafoglio prodotto.
L’operazione, comunque, darà vita a una società semindipendente, che
produrrà i router sia per Ati che per Akk (l’anima giapponese di Allied
Telesyn). Denominata CentreCom, dal nome di una linea di prodotti di Ati,
la nuova società sarà basata a Swindon in Inghilterra.
Non sono ancora noti i termini economici dell’operazione.
Allied Telesyn, che è un’impresa privata a capitale americano e giapponese
,
potrebbe approdare in borsa quest’anno, dopo che un primo tentativo in tal
senso è stato bloccato l’anno scorso in seguito alla crisi asiatica. La
componente Ati non sembra averne risentito più di tanto, ma ha comunque, d
a
parte proprio, attraversato una fase di massiccia ristrutturazione che ha
portato alla massima carica europea Stramezzi. Il rilancio è cominciato e
i
segnali sono positivi. Piero Bottini, direttore marketing italiano, ci ha,
per esempio, dichiarato che il fatturato del primo trimestre di quest’anno
ha fatto registrare un’impennata del 142% circa, portando i ricavi a circa
8 milioni di dollari. E le cose potrebbero andare ancora meglio dopo il
recente lancio della linea LanEdge. Questa, pur essendo giunta ai
rivenditori un po’ in ritardo sul previsto (all’ultimo è stata ridisegnata
la confezione) ha già suscitato un forte interesse, posizionata com’è su
l
mercato Pmi e Soho.
Questi settori sono importanti per Ati, ma la società, come ha tenuto a
sottolineare Bottini, vuole fare un ulteriore salto di qualità e di
immagine con una nuova linea di switch stackable, il cui lancio è previsto
a luglio. Il dispositivo di base previsto sarà dotato di 24 porte 10/100,
più due porte destinate all’impilabilità. Questo sarà realizzato anche
in
versione stand alone, senza uplink per lo stack. Infine, ci sarà anche un
modulo a 16 porte per la fibra ottica, che conferma l’impegno di Ati nel
"fiber to the desk".

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome