Home Datacenter Come allestire un datacenter, ecco la piattaforma di Legrand

Come allestire un datacenter, ecco la piattaforma di Legrand

Legrand presenta una nuova piattaforma datacenter oriented: si tratta di Nexpand, il nuovo nato nella famiglia Minkels.

La rivoluzione digitale in corso coinvolge la vita personale e professionale di ognuno di noi. Un volume sempre crescente di dati, velocità di elaborazione più elevate, maggiori requisiti di storage, l’aumento esponenziale dell’IoT e dell’intelligenza artificiale e tante altre applicazioni, hanno posto nuove sfide ai data center.

Un data center oggi deve integrare l’infrastruttura IT nel modo più efficiente possibile. Ha bisogno di spazio per svilupparsi ed evolvere in base a nuove circostanze, tecnologie e requisiti degli utenti. Di conseguenza, sono necessarie modifiche e innovazioni per garantire una migliore disponibilità, efficienza, sicurezza e durata.

La piattaforma Nexpand è nata per offrire spazio a tutti gli sviluppi futuri.
La progettazione, con il supporto dei clienti, è stata studiata per garantire flessibilità e modularità all’installazione, semplicità nel fissaggio di accessori e componenti, elevati livelli di scalabilità.

La modularità è garantita dal telaio in alluminio su cui sono presenti delle guide regolabili in tutte e tre le dimensioni; inoltre supporta senza problemi il peso delle apparecchiature informatiche. Le guide di montaggio e le scanalature a forma di T sono posizionate direttamente sui montanti 19” e sul telaio della struttura.
L’armadio può essere così personalizzato senza dipendere da una foratura specifica. 

La piattaforma consente di montare e rimuovere dall’interno tutti gli accessori e i componenti di ogni singolo armadio. Anche se i moduli sono già montati e accoppiati è facile sostituire, rimuovere o aggiungere i componenti interni e apportare eventuali modifiche.

Inoltre, nel nuovo armadio, è facile aggiungere serrature, PDU e sensori intelligenti per monitorare da remoto il data center e verificare lo stato delle apparecchiature e i fattori ambientali.
L’integrazione nella porta del meccanismo di chiusura e del relativo cablaggio (nel caso di sistema di blocco intelligente) protegge il dispositivo evitando danneggiamenti accidentali. Smontaggio e inversione della porta sono rapidi e semplici.

legrand datacenter

Nexpand è predisposto per l’impiego di serrature intelligenti che possono essere azionate da remoto e consentono la gestione e il monitoraggio degli accessi del personale autorizzato. Non solo: anche un’interruzione di corrente, anche molto breve, può avere gravi conseguenze: Nexpand gestisce il rischio con PDU standard e PDU intelligenti Legrand.

L’hardware dei server rilascia molto calore: più efficiente è il processo di raffreddamento, più affidabile è l’hardware. L’architettura dei rack di Nexpand è stata progettata per migliorare l’efficienza energetica e per ridurre l’impatto ambientale.

Nexpand è nativamente predisposto per l’installazione di kit di airflow management ovvero di sistemi di tamponamento verticale atti a separare aria fredda dall’aria calda.

Nexpand è stato progettato secondo i più moderni principi del design industriale (Design for Manufacturability e del Design for Assembly) e soprattutto secondo l’Environmentally Oriented Development, che tiene conto del ciclo di vita del prodotto e del suo impatto sull’ambiente, dalla sua realizzazione e al suo funzionamento, e che ha portato al rilascio di uno specifico “Profilo ambientale di prodotto” (PEP).

Il progetto si è concentrato su un uso più efficiente dell’energia nei data center, che, garantendo che le apparecchiature informatiche vengano raffreddate correttamente, potesse ridurre i consumi e i costi di gestione.

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1 COMMENTO

  1. Rilancio dell’economia italiana: creare Valore.
    Considerazioni
    ▪ L’internazionalizzazione delle imprese costituisce uno degli obiettivi prioritari per la crescita, anche sociale; per crescere bisogna produrre di più; per produrre di più bisogna vendere di più ai mercati esteri ad alto valore commerciale. È fondamentale che le esportazioni siano strutturate per penetrare i Mercati esteri al fine di creare valore e che le imprese condividano obiettivi e risorse per adeguarsi alle trasformazioni in atto nel mondo del commercio (nuovi e diversi modi di vendita e servizi; nel presente-futuro i mercati ad alto valore commerciale richiedono l’insieme di settori e marche). Germania e Spagna hanno intrapreso il percorso di sviluppo nel 2007.
    ▪ L’aumento dell’instabilità economica e le tecnologie digitali hanno diffuso nuovi strumenti per la crescita, la «condivisione sostenibile», che mira all’Insieme di risorse nell’ambito di una Piattaforma Imprenditoriale (Rete Evoluta) ad alti contenuti valoriali basata su centralità dell’obiettivo, ampliamento dell’offerta, ottimizzazione delle risorse, flessibilità; erogazione di managerialità e servizi capaci di irradiare modalità connettive e collaborative fra Soggetti legati da una filosofia di economia condivisa e da un obiettivo prioritario.
    ▪ Studi hanno dimostrato che l’internazionalizzazione proattiva rafforza la crescita strutturale aumentando competitività e redditività consentendo lo sviluppo delle Aziende nei mercati globali. È noto che l’economia reale basa la sua solidità sulla produzione.
    Quadro di riferimento
    ▪ La crescita delle PMI “Made in Italy” è una scelta strategica fondamentale per il rilancio dell’economia italiana. Dipendono ancora dal mercato interno, realizzano l’80% circa del PIL italiano, rappresentano complessivamente circa il 90% delle imprese attive, spesso escludono la leva dell’export nei Paesi lontani ad alto valore commerciale a causa di ridotta massa critica, mini-dimensione, ridotte disponibilità finanziarie per l’accesso all’innovazione, zero economie di scala, scarsa managerialità, scarsa conoscenza. Nel 2017 le PMI erano circa 5milioni, impiegavano oltre 15 milioni di persone generando un fatturato complessivo di 2.000 miliardi di euro; il potenziale delle PMI è alto, esportano soltanto il 29% contro il 50% di altri Paesi.
    Esportazioni nei Paesi residuali ad alto valore commerciale
    Obiettivo: superamento della situazione economica italiana con la “condivisione sostenibile” per produrre nuovo PIL penetrando con massa critica i mercati residuali dove le imprese non sono presenti (attività parallela).
    Promotori: art. 4 della Costituzione, “Ogni Cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale della società”, cioè al progresso economico e sociale dello Stato e della collettività.
    Primi operativi: Commercialisti che nel 2016 hanno deciso di estendere l’assistenza ai loro clienti sulle questioni tecnico-operative connesse alla internazionalizzazione. Società concessionaria partecipata dalle stesse aziende (garanzia). Manager dedicati, società di consulenza presenti nei mercati ad alto valore commerciale. Banca agente, Società Fiduciaria, supporto legale.
    Operatività iniziale: assistiti dai loro professionisti di fiducia, numerose Aziende – che abbiano volontà di crescere e capacità produttiva “Made in Italy” marchio unico al mondo ma non hanno le risorse per presidiare i mercati ad alto potenziale commerciale – conferiscono mandato ad una Fiduciaria di costituire una società concessionaria partecipata pariteticamente ed autofinanziata. La stessa Fiduciaria custodisce in deposito i modesti contribuiti dei Soci alla formazione del capitale necessario per lo svolgimento dell’attività d’impresa, amministra l’accordo fra le Imprese basato sul conseguimento di obiettivi concordati con i manager. I Commercialisti definiscono il punto di pareggio (numero delle Imprese, ecc.) valutando la capacità produttiva dei loro rispettivi clienti (attuale e potenziale-finanziata), ricevono la delega per partecipare all’assemblea, definiscono i Paesi residuali.
    La società, che opera per risultati, ha per oggetto l’esportazione nei Paesi dove le imprese socie non sono presenti; esporta i prodotti con etichette originali; è sostenuta da una percentuale sul fatturato; è amministrata da un coordinatore indipendente e diretta da Area Manager esperti di mercati esteri lontani ad alto potenziale commerciale, di logistica, di organizzazioni multisettoriali.
    La particolare offerta commerciale del “Made in Italy”, le economie di scala e la strutturazione delle Aziende socie consentono di non delocalizzare la produzione.
    L’incremento di produzione e la vendita dei prodotti potrà essere sostenuto con incentivi fiscali e finanziari vincolati al particolare fatturato estero.
    Altri risultati, con un modesto investimento, allestire piattaforme di lancio verso i mercati strategici ad alto valore commerciale senza interferire con la programmazione ordinaria delle Aziende socie della piattaforma.
    Angelo Iaselli – a.iaselli@angeloiaselli.it

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