Allerta Olimpiadi per le reti aziendali

I consigli di Blue Coat per fare fronte alla richiesta di contenuti video. Una strada percorribile è la riduzione del carico del gateway, sfruttando la cache con un’appliance proxy.

In occasione delle prossime Olimpiadi di Pechino 2008 si prevede un picco di accesso a Internet per la visione delle gare, non solo in ambito domestico, ma anche aziendale.

La domanda di accesso attraverso le reti e i gateway delle aziende presumibilmente avrà un ordine di grandezza tale da superare le richieste avvenute in passato.

Una recente indagine condotta sui Cio da Blue Coat Systems ha evidenziato come nel 95% dei casi una delle loro principali preoccupazioni riguarda i video dei giochi trasmessi su Internet.

Ovviamente il tema interessa maggiormente quei Paesi in cui le aziende non chiudono per ferie d’agosto. Ma, in linea generale, il problema e le relative soluzioni sono interessanti per qualsiasi realtà produttiva.

Una delle aree più esposte agli effetti di un accesso Web per la visione di un evento come le Olimpiadi da parte dei dipendenti è rappresentata dalle filiali. Poiché molte imprese effettuano il backhaul del traffico Internet in entrata e in uscita dalle filiali verso una postazione centrale, come un data center, l’ulteriore carico dei video potrebbe penalizzare i collegamenti Wan verso le filiali, rendendo le applicazioni e le comunicazioni vitali lente o inutilizzabili.

Questi collegamenti subiscono già una pressione, in parte dovuta alla centralizzazione dei server e delle applicazioni lontano dalle filiali. Le prestazioni delle applicazioni e dei file che risiedono in remoto richiedono già soluzioni di ottimizzazione della Wan per compensare i limiti della rete. Un accesso esteso ai video potrebbe aggravare la situazione.

Nel caso in cui un dipendente accedesse a contenuti in video streaming o scaricasse video ad alta definizione e di elevata qualità potrebbe arrivare a consumare fino a 1,4 Megabit al secondo di larghezza di banda della rete o del gateway Internet.

Secondo Blue Coat, con una capacità aziendale media di larghezza di banda del gateway Internet compresa tra 1,5 Megabit e 20 Megabit al secondo, bastano pochi dipendenti collegati online ai giochi olimpici per bloccarlo.

I Cio sentiti intenderebbero quindi assicurarsi che il gateway Internet aziendale sia disponibile per l’uso aziendale piuttosto che sovraccaricato dai video dei giochi olimpici; vorrebbero assicurarsi che i collegamenti Wan alle filiali siano completamente liberi per uso aziendale e non sovraccaricati dai video dei giochi a partire dal punto di connessione a Internet principale dell’azienda; e desidererebbero gestire la produttività dei dipendenti in modo tale che non passino troppo tempo a guardare le Olimpiadi dal posto di lavoro.

Secondo Blue Coat sono diversi gli approcci per risolvere queste problematiche.

Il blocco dell’accesso Web a tutti i siti conosciuti che trasmettono video dei giochi olimpici è di difficile attuazione, dato che si rischia di bloccare anche i principali siti di notizie.

Il solo blocco dello streaming video potrebbe ostacolare l’accesso a contenuti che sono importanti per determinati dipendenti o divisioni aziendali; inoltre questo approccio potrebbe solo ridurne il numero in quanto molti video sono integrati nello stream Http.

Il blocco di tutti i video integrati nello stream richiede la presenza di tecnologia capace di inibire il traffico Web in modo granulare e la definizione di precise policy che stabiliscono quali azioni sono produttive e quali no.

I Cio, allora, potrebbero consentire lo streaming di video contenuti, ma non durante le ore di lavoro, oppure permetterlo solamente durante la pausa pranzo o dopo l’orario di lavoro

Oppure potrebbero consentire l’accesso a contenuti video limitando però la quantità di larghezza di banda che può essere utilizzata. Un approccio di questo tipo richiede buona conoscenza delle applicazioni e la capacità di inserire in categorie gli Url, oltre alla capacità di gestire la larghezza di banda con un controllo capillare.

Saggiamente si potrebbero utilizzare avvisi o pagine informative per consentire ai dipendenti di decidere se quello è il momento più adatto per accedere ai contenuti richiesti. Si tratta di un approccio responsabilizzante, quasi un mezzo educativo, ma la cui efficacia dipende proprio dalla sensibilità del singolo.

Si può allora consentire la fruizione di contenuti video, ma riducendone il carico sul gateway Internet o sulla filiale, collocandoli nella cache localmente per mezzo di un’appliance proxy.

Questo tipo di approccio, secondo Blue Coat, non influenzerà l’accesso a video o siti Web con contenuti legati all’attività aziendale. Memorizzare o collocare i contenuti nella cache, localmente, riduce l’impatto sul gateway Internet o sul collegamento Wan di un’azienda in quanto i contenuti devono attraversare il gateway o il collegamento Wan solo una volta e non ogni volta che vengono richiesti. In questo caso è necessario collocare nella cache diverse forme di video, compresi i download progressivi di Flash o Silverlight.

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