Alle aziende, SkillPass propone l’approccio «employer branding»

La società di recruitment e formazione offre alle imprese un’ampia gamma di servizi, che prevedono anche il miglioramento del rapporto con i dipendenti, allo scopo di fidelizzarli ed evitare i costi di un elevato turnover.

Una nuova modalità di approccio al training, che traccia una strada innovativa per metodo e strategia, è oggi offerta da SkillPass. Realtà costituita nel maggio del 2000 sotto forma di consorzio per favorire la formazione di profili professionali richiesti dal mercato della net economy, nel luglio 2001 si è trasformata in società per azioni, ampliando la propria sfera di attività anche al settore della ricerca e offerta del personale. La società è costituita da Sviluppo Italia (Agenzia Nazionale per lo Sviluppo del ministero del Tesoro) e sei tra le principali banche italiane: Intesa Bci, Unicredito Italiano, Banca di Roma, Banca Popolare di Bergamo – Credito Varesino, Banca 121 (Gruppo Monte Paschi di Siena), Bipop Carire.

La valutazione delle risorse


"Uno degli errori più gravi delle imprese sta nel fatto che per molto tempo non hanno considerato le risorse umane come uno dei fattori principali ai fini del miglioramento della competitività aziendale – spiega Fabio Ricceri, direttore generale di SkillPass -. Di conseguenza, negli ultimi anni molte hanno registrato un elevato turnover di personale, molto costoso anche in termini di formazione e integrazione nei processi organizzativi. Per rispondere a questo fenomeno la nostra società di recruitment e formazione propone alle aziende anche un’ampia gamma di servizi che vengono identificati come "employer branding": si tratta di un insieme di attività finalizzate a costruire e sviluppare l’immagine aziendale con lo scopo di fidelizzare dipendenti e collaboratori, e di attrarre figure esterne implementando precise strategie di marketing e di branding. In un ambiente di recruiting altamente competitivo, infatti, la costruzione di una forte immagine aziendale risulta essere un fattore fondamentale".


SkillPass ha articolato un’offerta diversificata e mirata, che comprende progetti di recruitment marketing, ovvero di strategie di lungo periodo per migliorare il posizionamento del brand aziendale, attrarre i migliori talenti disponibili sul mercato e rafforzare il senso di appartenenza e orgoglio di coloro che sono già dipendenti della società. Corporate Profile consiste, invece, nella pubblicazione sul sito Web di SkillPass di informazioni mirate all’employer branding relative all’azienda, in cui viene dato ampio spazio alle possibilità di carriera e ai percorsi offerti. Grazie al sito, SkillPass può attivare campagne Web attraverso banner o di e-mail advertising a scopo recruiting, per migliorare l’immagine aziendale, aumentare il numero di risposte agli annunci di personale e attrarre più facilmente i migliori professionisti. Tra i servizi offerti alle aziende, SkillPass offre anche attività di analisi mirate; l’ultima ricerca presentava le "Best 100" in Italia, ovvero in quali società desidererebbero lavorare i soggetti della community tra i 18 e i 35 anni. Il 30% ha votato Ibm mentre il 28,5% Microsoft. Il 26,2% ha scelto Telecom, segno che la società, al di là di altre valutazioni più strettamente di business, ha sicuramente sortito il risultato di svecchiare l’immagine e aumentare l’appeal come datore di lavoro dell’azienda tra le prime sei al mondo nelle Tlc.


Nelle prime dieci della classifica compilata da SkillPass compaiono comunque anche Vodafone-Omnitel, Wind, Tiscali, Cisco, Tim, Hewlett-Packard e Sun, anche se queste ultime ricevono un voto percentuale a una cifra. "La nostra – prosegue Ricceri – è una storia un po’ particolare: siamo nati come una società di formazione Onlus un paio di anni fa, con alle spalle un pool di banche sponsor. Oggi ci proponiamo come una società di servizi di reclutamento e formazione nell’Ict, ma il nostro non è un ingresso al varo". In un anno di attività, la società ha già in archivio 36mila Cv selezionati e valutati, abbiamo formato 4.500 risorse di cui 2.000 certificate; in occasione delle sessioni di formazione, abbiamo reso operativi 14 learning center in tutta Italia con un calendario che oggi annovera 4 sessioni di certificazione, ma che presto è destinato ad aumentare. In pratica, l’attività vanta già una consistente community, di cui il 66% è dato da persone già attive nel mondo del lavoro, distribuite sul territorio. Il team interno è costituito da senior manager che vengono dal settore consulenza, dall’area educational e da ambienti di gestione o selezione delle risorse umane. L’approccio è di tipo analitico, come spiega Ricceri: "Siamo l’interfaccia tra l’azienda che ha bisogno di personale skillato e quei candidati fortemente motivati che necessitano di attività di training o formazione per integrare il proprio know how in modo da poter rispondere nel modo più idoneo alle necessità dell’impresa. Per la parte operativa relativa all’erogazione dei corsi, ci rivolgiamo a partner d’eccellenza come SmartForce, Global Knowledge, Telecom Italia, Ibm o Elea". In effetti, quella di SkillPass è stata un’evoluzione pragmatica: l’esperienza nella formazione e la forte matrice consulenziale convergono verso un unico obiettivo finale: permettere alle aziende di poter contare su un personale competente e motivato da un lato e, dall’altro, arricchire il proprio database di curricula con delle competenze di sicuro sbocco professionale. "Siamo i portavoce dei discenti nei confronti delle scuole e delle università – aggiunge Luca De Biase, amministratore delegato di SkillPass -. Il nostro lavoro è quello di trattare con questi istituti affinché mettano a punto corsi il più possibili vicini alle esigenze effettive del mercato del lavoro, a costi più bassi, con tutor qualificati e con meccanismi di assessment funzionanti e funzionali".

Un’offerta personalizzata


SkillPass propone alle aziende un’offerta formativa personalizzata, studiata per offrire i migliori servizi e al contempo costruire e sostenere l’immagine del brand aziendale presso le proprie risorse interne. Tra i servizi offerti per l’aggiornamento e la riqualificazione professionale nell’Ict, il canale online prevede il supporto di tutor e, se necessario, integrazioni in aula. L’offerta di e-learning proposta dalla società vuole tradursi anche in uno strumento per incrementare l’employer branding dei propri dipendenti. "La possibilità di accedere a un’offerta formativa offre l’opportunità di crescita – conclude De Biase – e le nuove generazioni danno moltissima importanza alla possibilità di imparare e sviluppare nuovi skill e professionalità. I corsi online che proponiamo sono in continua evoluzione, non sono vincolati ai producer e dietro c’è un gran lavoro di personalizzazione. L’e-learning non deve essere la semplice trasposizione in chiave software dei contenuti ma uno strumento a valore aggiunto".

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