Alla ricerca della Valley perduta

La Silicon Valley attraversa l’ennesimo periodo nero della sua storia. Le ragioni? Probabilmente la Silicon Valley stessa. Quasi a dire che “non è tutto oro quello che luccica”

Se mai è esistito un posto nel quale l’immaginario collettivo da sempre
considera racchiusi i segreti dell’universo It e delle scoperte tecnologiche
made in Usa, questa è la Silicon Valley.
Ebbene, il luogo geografico nel
quale sono sorti i centri tecnologici e di sviluppo delle società di mezzo
mondo, sembrerebbe in crisi. E i suoi problemi – nonostante quanto parrebbe
logico pensare – non sarebbero riportabili agli eccessivi rischi legati
all’altalenante mercato dell’It, o al crollo del Nasdaq, bensì alla Silicon
Valley stessa.
Il ritmo con il quale viene creata conoscenza nell'”El
Dorado” californiano, è infatti completamente disallineato rispetto al mondo
reale. Inoltre, negli ultimi 5 anni, gli investimenti economici, piuttosto che
l’avvento di nuovi imprenditori hanno assunto un’eccessiva – a tratti smisurata
– importanza.
L’intero ecosistema, prima altamente competitivo, si è a poco a
poco trasformato in un club esclusivo. Com’era facile prevedere, la
disponibilità ai trasferimenti da parte della forza lavoro, da sempre il
principale vantaggio competitivo sul quale fanno perno le attività nella Valley,
è diventato il maggior ostacolo alla costruzione e gestione del business. In
questo modo, sfuggire all’eccessivo turn over è diventata un’impresa che, a sua
volta, ha portato a nuove tipologie di instabilità come quelle legate alla
restituzione delle azioni di una società da parte di un ex dipendente. Ma anche
dal crollo dei prezzi degli immobili in quella che è sempre apparsa come la
terra promessa dell’It.
Ma niente paura. Non sono che gli ultimi rischi
connessi all’eccessiva innovazione. Dopo aver costruito un vero e proprio culto
intorno a concetti quali, “velocità” e “cambiamento”, si è finito per non dar
peso a ciò che accade quando i ritmi del cambiamento rendono obsoleta una
tecnologia ancor prima che questa abbia potuto affermarsi sul mercato.
A
ben guardare, l’unica soluzione, sarebbe che la Silicon Valley tornasse alle
proprie origini. Quando al suo interno venivano “allevati” gli imprenditori e
i business a cui si dava vita erano sostenibili
e profittevoli.

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